Giustizia, Pace, Integrità del Creato
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Incontri e parole che potenziano l'advocacy

Newark 10.03.2017 Juan Pablo Pezzi Tradotto da: Jpic-jp.org

Dal 16 al 19 febbraio 2017 si è svolto a Modesto (California - Stati Uniti) il primo raduno regionale dell'iniziativa "Incontro Mondiale dei Movimenti popolari".

Anche se vantano una lunga storia in tutto il mondo, i movimenti popolari che hanno fatto epoca nel corso del 20° secolo sono quelli dell'America Latina. La loro nascita può essere situata nel momento in cui "l'America Latina divenne indipendente dalla Spagna nel 1820". In quel frangente, "i gruppi popolari hanno affrontato la sfida di trovare un loro posto nei nuovi e postcoloniali stati-nazione. Dall'essere soggetti di un monarca europeo, i gruppi subalterni -fossero essi indigeni, afro-latino-americani, artigiani, contadini, donne, o soldati- passarono allora ad occupare uno spazio sociale e politico senza contorni definiti in stati-nazione creati, almeno inizialmente, da potenti élites" (Movimenti sociali in America Latina).  Questi movimenti popolari in America Latina si sono trovati spesso su un fronte di opposizione alla gerarchia cattolica, a causa del rifiuto verso Teologia della Liberazione manifestato da Giovanni Paolo II e dall'allora Cardinale Ratzinger.

Nel 2014, su iniziativa di Papa Francescos, si tenne a Roma, il primo Incontro Mondiale dei Movimenti popolari (WMPM, nella sigla inglese) il cui scopo era quello di "costruire spazi d'incontro" tra la leadership della Chiesa e le organizzazioni di base che si impegnano nel far fronte "all'economia di esclusione e alle disuguaglianze", lavorando per dei cambiamenti strutturali che promuovano la giustizia sociale, economica ed etnica. "I poveri non solo subiscono l’ingiustizia ma lottano contro di essa! - ha detto Papa Francesco nel suo discorso ai participanti -.Non si accontentano di promesse illusorie, scuse o alibi. Non stanno neppure aspettando a braccia conserte l’aiuto di Ong, piani assistenziali o soluzioni che non arrivano mai...Voi sentite che i poveri non aspettano più e vogliono essere protagonisti; si organizzano, studiano, lavorano, esigono e soprattutto praticano quella solidarietà tanto speciale che esiste fra quanti soffrono, tra i poveri, e che la nostra civiltà sembra aver dimenticato, o quantomeno ha molta voglia di dimenticare. Solidarietà è una parola che non sempre piace". Poi Papa Francesco ha sottolineato gli obiettivi: "Questo nostro incontro risponde a un anelito molto concreto, qualcosa che qualsiasi padre, qualsiasi madre, vuole per i propri figli; un anelito che dovrebbe essere alla portata di tutti, ma che oggi vediamo con tristezza sempre più lontano dalla maggioranza della gente: terra, casa e lavoro".

Il secondo WMPM si è tenuto a Santa Cruz de la Sierra (Bolivia), dal 7 al 9 luglio 2015. La convinzione che le questioni sociali e ambientali sono le due facce della stessa medaglia suggerì gli impegni presi alla conclusione: Approfondire il processo di cambiamento; Vivere in armonia con la Madre Terra; Difendere il lavoro dignitoso; Costruire alloggi decenti; Difendere il territorio e la sovranità alimentare; Favorire la pace e la cultura dell'incontro; Lottare contro la discriminazione; Promuovere la libertà di espressione; Portare la scienza e la tecnologia a servizio della gente; Rifiutare il consumismo e sostenere la solidarietà. Il discorso di Papa Francesco fu marcato di domande provocanti: "Sappiamo riconoscere, sul serio, che le cose non stanno andando bene in un mondo dove ci sono tanti contadini senza terra, molte famiglie senza casa, molti lavoratori senza diritti, molte persone ferite nella loro dignità? Riconosciamo che le cose non stanno andando bene quando esplodono molte guerre insensate e la violenza fratricida aumenta nei nostri quartieri? Sappiamo riconoscere che le cose non stanno andando bene quando il suolo, l'acqua, l'aria e tutti gli esseri della creazione sono sotto costante minaccia? E allora, se riconosciamo questo, diciamolo senza timore: abbiamo bisogno e vogliamo un cambiamento".

Il 3° WMPM si svolse di nuovo a Roma (2 -5 novembre 2016) e riunì 3.000 partecipanti. Il giorno dopo si radunarono in Piazza San Pietro. Rivolgendosi loro, Papa Francesco ha parlato di un "filo invisibile": "Chi governa allora? Il denaro. Come governa? Con la frusta della paura, della disuguaglianza, della violenza economica, sociale, culturale e militare che genera sempre più violenza in una spirale discendente che sembra non finire mai. Quanto dolore e quanta paura!".

Il WMPM di Modesto ha riunito centinaia di leader di base provenienti dalle  diverse realtà comunitarie degli Stati Uniti con rappresentanti del Vaticano, dei gruppi di base internazionali e dei Vescovi degli Stati Uniti. E' stato l'incontro che ha aperto il tempo dei WMPM regionali e fa' crescere la speranza che i movimenti popolari possono diventare ancora una volta, accanto alla politica, una forza sincera e non violenta per il cambiamento: una vera e propria azione di advocacy.

 

 

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