Vol. 8 - N° 7

Gpic Notizie dal Blog di Gian Paolo ? Vol. 8 - N 7

IN EVIDENZA NEL MESE

Ci stiamo asfissiando, perché?

"Mentre assistiamo all'asfissia del nostro paese, molti di noi si domandano angosciati: perché? La risposta è cruciale perché sapremo allora per cosa pregare e come dobbiamo agire. La nostra società non farà progressi nell'affrontare il male del razzismo senza la volontà di lasciarsi alle spalle i fornitori della polarizzazione".

Gli Stati Uniti (USA) si stanno asfissiando, perché? Prendendo a prestito una metafora di Papa Francesco potremmo dire, perché il Paese sperimenta altri quattro virus oltre il Covid 19: razzismo, violenza, individualismo, potere.

La storia degli Stati Uniti è macchiata da ciò che molti chiamano un peccato originale, la schiavitù dei neri africani. Durante 400 anni è entrato a far parte del DNA dei nordamericani. Questo razzismo anti-nero è nato dalla violenza e dall'inganno che gli europei usarono per stabilirsi sulle terre degli indigeni. Le famose battaglie dei film Far West mostrano come il razzismo del DNA sia stato violento sin dal suo inizio. Qual'è il paese, tranne gli Stati Uniti, che corregge il "sacro principio costituzionale per cui tutte le persone nascono uguali in diritti e dignità" con il diritto costituzionale di portare armi per la difesa personale? Negli Stati Uniti, le armi sono oggi più degli abitanti e ogni cittadino che la polizia ferma su qualsiasi strada o cammino è un potenziale detentore di armi.

La violenza e il razzismo hanno generato un forte individualismo. La privacy è diventata tanto sacra o addirittura di più della persona stessa. Papa Francesco può ripetere fino alla noia che la gente vale più della proprietà! Quando l'individualismo diventa un modo di vivere, una cultura, qualsiasi individuo armato darà violenta priorità alla sua proprietà sul rispetto a qualsiasi persona.

Il problema qui è che qualsiasi virus è contagioso e questa tripla pandemia ha infettato tutta la vita sociale e il peccato originale inscritto nel DNA delle persone guida ogni aspetto della vita. Concentrarsi solo sulla brutalità della polizia, reale e da condannare, può impedire di trovare una risposta adeguata al problema.

Quindi, gli Stati Uniti si stanno asfissiando, d'accordo, ma perché? La risposta è cruciale perché sapremo allora per cosa pregare e come dobbiamo agire, è stato il primo commento del cardinale Tobin, arcivescovo di Newark, sull'omicidio di George Floyd. Continua a leggere

UNA BELLA NOTIZIA

Non si può brevettare tutto!

Le piante e gli animali selezionati in modo convenzionale (non OGM) non possono essere brevettati, questo è il verdetto emesso il 14 maggio 2020 dalla Suprema corte d'Appello (l'organo giudiziario dell'Ufficio brevetti). Sembra tutto così ovvio, eppure aziende come Bayer (Bayer-Monsanto), Syngenta e Carlsberg hanno fatto di tutto perché questo non succedesse. Senza brevetti, adesso, non possono né controllare né trarre profitto dalle informazioni biologiche contenute negli esseri viventi!

Questa buona notizia non è fortuita, ma il risultato di un lavoro a lungo termine, svolto da molte persone. Tra questi, i membri di WeMove Europe - un'organizzazione indipendente che mira a mobilitare i cittadini al fine di trasformare l'Europa per il presente, per le generazioni future e per il pianeta - che hanno firmato le petizioni, condividendo le loro conoscenze, o che hanno contribuito finanziariamente alle campagne.

Nel 2016, WeMoveEurope si è unito a una coalizione di organizzazioni, principalmente tedesche, che stavano combattendo contro i brevetti depositati sui broccoli, i pomodori, l'orzo e il salmone. Tutti si sono rapidamente mobilitati, superando i confini, ed hanno trasformato questa nuova campagna in un impegno veramente europeo. In pochi mesi, la petizione lanciata da questa grande alleanza aveva già raccolto più di 800.000 firme! Tanti sono i cittadini che rifiutano la brevettabilità e la mercificazione degli esseri viventi a beneficio delle multinazionali!

L'Ufficio europeo dei brevetti (UEP) non ha trovato questa petizione sufficiente, è stata quindi lanciata la più grande azione di resitenza ufficiale nella storia dell'istituzione. Sono stati elaborati quasi 65.000 reclami, firmati da cittadini di tutta Europa, contro un brevetto in corso di registrazione su una specie di pomodoro. Un momento senza precedenti per l' UEP, improvvisamente oberato da tutte queste obiezioni. Continua a leggere

UNA BRUTTA NOTIZIA

Il virus della pedofilia

Il Rapporto Annuale 2019 della Meter Association sulla pedofilia e il materiale degli abusi sui minori è il bilancio di una criminalità mondiale che richiede di essere letto, approfondito, assimilato, compreso e da citare. I numeri riportati non sono solo risultati statistici, rappresentano un lavoro intenso e duro, un impegno costante nella lotta contro azioni criminali che schiavizzano i bambini, li torturano, trattandoli come oggetti erotici e sessuali.

Questi numeri sono spietati: quasi 7 milioni e centomila foto segnalate lo scorso anno, quasi il doppio rispetto al 2018 quando il contatore si è fermato a 3.053.317 (erano circa 2 milioni nel 2017). I video sono rimasti più o meno gli stessi (992.300 contro 1.123.793 del 2018), le chat sono aumentate (323 contro 234) e le cartelle compresse 325.

I dati del periodo 2002-2019 riportati dall'Osservatorio mondiale contro la Pedofilia mostrano che l'abuso di minori è un crimine in espansione. I suoi dati sono verificati, controllati e comunicati alle forze di polizia competenti e ai fornitori di server. In 17 anni sono stati inviati 61.525 protocolli, con la segnalazione di 17.731 collegamenti.

Dal 2008 i social network hanno aumentato lo spazio disponibile per i pedofili: sono stati contate 8.397 segnalazioni durante 17 anni, mentre il Deep Web continua a crescere. Il Deep Web è il lato oscuro della rete, come quello della Luna che tutti sanno che c'è, ma nessuno l'ha mai visto.

Oltre alle cifre, altre scoperte rendono questo crimine orribile. In una società erotizzata la tendenza è quella di erotizzare anche i minori. Dietro la parvenza di una vita normale - famiglia, moglie, figli, sport, lavoro - chiunque può essere un predatore sessuale di bambini. Non c'è distinzione di età, livello culturale, ricchezza e nemmeno sesso, anche le donne abusano. Continua la lettura

CELEBRIAMO!

30 luglio. Giornata internazionale dell'amicizia

Il nostro mondo deve affrontare oggi molte sfide, crisi e forze divisive - povertà, violenza, violazioni dei diritti umani - che minacciano la pace, la sicurezza, lo sviluppo e l'armonia sociale tra i popoli del mondo e tra le persone.

Per risolvere questi problemi, è necessario affrontare le cause che li provocano, promuovendo e difendendo la solidarietà, che può manifestarsi in molti modi, i più semplici, come l'amicizia.

Attraverso l'amicizia, coltivando i legami del cameratismo e rafforzando la fiducia, possiamo contribuire ai cambiamenti fondamentali e necessari per raggiungere una stabilità duratura, tessere una rete di supporto sociale che protegga tutti e generare passione per un mondo migliore. A livello globale, circa 150 milioni di studenti, metà dei quali di età compresa tra 13 e 15 anni, hanno subito violenze da parte dei loro coetanei nelle scuole e nell'ambiente circostante. In occasione della Giornata internazionale dell'amicizia, l'UNICEF ha pubblicato video esclusivo del grupo BTS che incoraggia i giovani a rallegrare la giornata di qualcuno attraverso un gesto gentile (nella vita reale o su Internet), e condividerlo in modo che altri lo vedono. Questa è un'iniziativa nell'ambito della campagna dell'UNICEF per mettere #fineallaviolencia in classe e nell'ambiente circostante.

Nel dicembre dello scorso anno, bambini e giovani di tutto il mondo hanno scritto un Manifesto dei giovani per chiedere ai governi, agli insegnanti, ai genitori e, naturalmente, ai loro coetanei studenti di tutto il mondo, di contribuire a porre fine alla violenza e garantire che ogni studente si senta al sicuro nella scuole e nel suo ambiente, compreso l'impegno di essere gentili e rispettosi.

In tutto il mondo, il segno di solidarietà per le vittime del razzismo si è moltiplicato nelle ultime settimane. "Grazie" alla crisi della pandemia, le persone hanno riscoperto l'importanza della presenza di amici e il calore della convivenza. Tutte le iniziative volte a raggiungere la pace e l'armonia tra le persone sono quindi benvenute, a condizione che non ci si culli nell'illusione che celebrare la Giornata internazionale dell'amicizia una volta all'anno sia sufficiente per creare un'intesa tra persone, popoli e paesi. Per saperne di più vedi qui

AGIAMO!

Una campagna per gli ultimi tra gli ultimi

Otto pigmei della comunità indigena Batwa sono stati giudicati e condannati a lunghe pene detentive per aver tentato di riguadagnare l'accesso alle loro terre tradizionali. Secoli prima che arrivassero altri gruppi etnici africani, i Pigmei vivevano pacificamente nella foresta che si estende dalle montagne del Congo-Nilo all'Oceano Atlantico.

La terra di questi pigmei perseguitati si trova all'interno dei confini del Parco Nazionale Kahuzi Biega nella Repubblica Democratica del Congo. Circa 6.000 Batwa sono stati sfrattati dal parco negli anni '70, senza che si mettesse a loro disposizioni una terra alternativa o mezzi di sopravvivenza. Dopo aver raschiato il fondo della pentola cercando di sopravvivere ai margini della società per 40 anni, essere presi fucilate come bracconieri quando entravano nel parco a raccogliere cibo o erbe medicinali e aver avviato inutili trattative con le autorità nazionali e del parco che hanno portato solo a promesse non mantenute, i pigmei hanno finalmente deciso di tornare a casa loro e di rimanerci.

A seguito di un'incursione militare notturna nel loro villaggio vicino al Parco, questi Batwa furono trascinati a un "campo mobile" istallato dai militari. In un processo fittizio di un solo giorno, il 4 febbraio, sei uomini sono stati condannati a 15 anni di carcere e due donne ad un anno ciascuna. Ora le loro vite sono a rischio per le condizioni spaventose della prigione sovraffollata in cui sono rinchiusi.

E' un messaggio chiaro per gli altri Batwa della regione: se tentate di tornare a casa sulle vostre terre quello è quanto vi succederà.

I gruppi locali e le organizzazioni internazionali per i diritti dei Batwa si sono uniti per fare appello contro queste condanne non giustificate. E' in corso una campagna internazionale per dire al governo congolese, ai funzionari del Parco e ai donatori che sostengono il Parco: "Siamo solidali con i Batwa e, in questa lotta intergenerazionale, chiediamo ci sia giustizia per i loro diritti alla terra, i loro diritti di indigeni e i loro diritti umani".

E' un appello a tutti i gruppi del mondo per esprimere solidarietà ai Pigmei Batwa. È stato presentato un ricorso legale per ribaltare il giudizio, ma è necessario essere presenti quando il tribunale entrerà nel caso, il che avverrà molto presto. Abbiamo urgentemente bisogno del tuo aiuto per fare pressione sul tribunale affinché ribaltino una decisione affrettata e senza sostegno di prove concrete. Con cibo e servizi igienico-sanitari gravemente inadeguati, per non parlare della minaccia del coronavirus, è difficile che questi Batwa possano sopravvivere un anno in prigione.

Si prega di leggere e firmare la Dichiarazione di solidarietà a questo link:

www.initiativeforequality.org/declaration-solidarity-indigenous-batwa-defendants/

Firma subito la petizione, quindi falla circolare nelle tue mailing list. Insieme, abbiamo buone probabilità di ribaltare il giudizio! Per saperne di più vedi www.initiativeforequality.org/.

E questo succede proprio quando l'Assemblea nazionale della Repubblica democratica del Congo

ha appena adottato,il 5 giugno 2020, una legge sulla protezione dei diritti del popolo autoctono pigmeo.

Ed è quanto succede ai pigmei anche nella foresta dell'Ituri (all'est della DR-Congo) dove sotto il pretesto di proteggere l'Okapi (Okapi Conservation Project) ai pigmei si rifiuta di tornare sulla loro terra.

Ed é quanto sta succedendo anche ai pigmei nella Republica del Congo (Congo Brazaville). Vedi  l'articolo di Le Monde L’Union européenne réduit son soutien au WWF, accusé de bafouer les droits des Pygmées au Congo

CONOSCERE GLI OBIETTIVI SS

Obiettivo 17: Partenership per gli obiettivi

Per raggiungere i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile è necessaria un’ampia base finanziaria, che supera l’entità dei fondi messi a disposizione dall’aiuto pubblico allo sviluppo. Oltre a mezzi pubblici e privati, anche l’azione politica è fondamentale se si vogliono ottenere risultati in questo ambito.

Nel luglio 2015 la comunità internazionale ha trovato un accordo in merito a un nuovo quadro di riferimento per il finanziamento e la realizzazione di uno sviluppo sostenibile: il Piano d’azione di Addis Abeba.

Nell’obiettivo 17 i Paesi più sviluppati ribadiscono l’assenso a destinare lo 0,7% del loro prodotto interno lordo all’aiuto pubblico allo sviluppo. Per ridurre la dipendenza dal sostegno estero dovrà essere rafforzata la mobilitazione di risorse locali. La collaborazione internazionale nei settori della scienza, della tecnologia e dell’innovazione dovrà essere potenziata e dovrà essere incentivato un sistema multilaterale di scambi commerciali improntato all’equità. Inoltre dovranno essere promosse la stabilità macroeconomica e la coerenza politica a favore dello sviluppo sostenibile.

Fatti e cifre

• L'assistenza ufficiale allo sviluppo è stata di 146,6 miliardi di dollari nel 2017, in calo dello 0,6% rispetto al 2016 in termini reali.

• Il 79% delle importazioni dai paesi in via di sviluppo verso i paesi sviluppati è esente da dazi doganali.

• Nei paesi meno sviluppati, il servizio del debito in percentuale sulle esportazioni di beni e servizi è aumentato per cinque anni consecutivi, dal 3,5% nel 2011 all'8,6% nel 2016.

• Nel 2016, solo il 6% della popolazione dei paesi in via di sviluppo ha avuto accesso alla banda larga fissa, rispetto al 24% nei paesi sviluppati. Oltre quattro miliardi di persone non usano Internet e il 90% di loro vive nei paesi in via di sviluppo.

• A livello globale, il 30% dei giovani è un nativo digitale, che utilizza Internet da almeno cinque anni

Mete del Obiettivo

Finanza

1-. Consolidare la mobilitazione delle risorse interne anche attraverso l’aiuto internazionale ai paesi in via di sviluppo per aumentarne la capacità fiscale interna e la riscossione delle entrate.

2-. I paesi industrializzati devono rispettare i loro impegni di aiuto allo sviluppo, destinando lo 0.7% del reddito nazionale lordo per l’aiuto pubblico allo sviluppo ai paesi in via di sviluppo e dallo 0.15 al 0.20% ai paesi meno sviluppati, cercando di raggiungere e superare questo 0.20%.

3-. Mobilitare ulteriori risorse economiche per i paesi in via di sviluppo.

4-. Aiutare i paesi in via di sviluppo a sostenere il debito a lungo termine attraverso politiche che stimolino il finanziamento, la riduzione e la ristrutturazione del debito, e ridurre il peso di questo debito per i paesi più poveri e più fortemente indebitati.

5-. Adottare e applicare regimi di promozione degli investimenti per i paesi meno sviluppati.

Tecnologia

6-. Rafforzare la cooperazione Nord-Sud, Sud-Sud, la cooperazione triangolare regionale e internazionale e l’accesso alle scoperte scientifiche, alla tecnologia e alle innovazioni, e migliorare la condivisione della conoscenza sulla base di modalità concordate attraverso un maggior coordinamento tra i meccanismi già esistenti in particolare a livello dell'ONU e un meccanismo globale di accesso alla tecnologia.

7-. Promuovere nei paesi in via di sviluppo la crescita, lo scambio e la diffusione di tecnologie rispettose dell’ambiente, attraverso patti agevolati e preferenziali stabiliti di comune accordo.

8-. Rendere operativo il meccanismo per il rafforzamento della tecnologia della banca e della scienza, della tecnologia e dell’innovazione per i paesi meno industrializzati e rafforzare l’uso della tecnologia avanzata in particolar modo nell’informazione e nelle comunicazioni.

Capacità di sviluppo

9-. Accrescere il supporto internazionale per implementare nei paesi non industrializzati uno sviluppo delle capacità efficace e mirato al fine di sostenere i piani nazionali per la realizzazione di tutti gli obiettivi dello Sviluppo Sostenibile, attraverso la cooperazione Nord-Sud, Sud-Sud e quella triangolare

Commercio

10-. Promuovere un sistema di scambio universale, regolamentato, aperto, senza discriminazioni e multilaterale sotto il controllo dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), attraverso negoziazioni nell’ambito dell’Agenda di Doha per lo Sviluppo.

11-. Incrementare considerevolmente le esportazioni dei paesi emergenti e raddoppiare la quota delle loro esportazioni globali.

12-. Permettere tempestivamente ai paesi meno sviluppati l'accesso al mercato libero da dazi e quote su basi durevoli, coerente con quanto deciso dall’OMC, con regole semplici e trasparenti sulle importazioni, preferenziali per i paesi meno sviluppati.

Questioni sistemiche

Coerenza politica e istituzionale

13-. Promuovere la stabilità macroeconomica globale attraverso il coordinamento e la coerenza politica.

14-. Accrescere la coerenza politica per lo sviluppo sostenibile.

15-. Rispettare lo spazio politico e la leadership di ogni paese per istituire ed implementare politiche per la lotta alla povertà e per lo sviluppo sostenibile

Programmi di collaborazione plurilaterale

16-. Intensificare la partnership globale per lo Sviluppo Sostenibile, coadiuvata da collaborazioni plurilaterali che sviluppano e condividono la conoscenza, le competenze, le risorse tecnologiche e finanziarie, per raggiungere gli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile in tutti i paesi.

17-. Incoraggiare e promuovere partnership efficaci nel settore pubblico, tra pubblico e privato e nella società civile basandosi sull’esperienza delle partnership e sulla loro capacità di trovare risorse

Dati, monitoraggio e responsabilità

18-. Rafforzare il sostegno allo sviluppo dei paesi emergenti, meno avanzati e dei piccoli stati insulari in via di Sviluppo. Incrementare la disponibilità di dati di alta qualità, immediati e affidabili sul profitto, il genere, l’età, la razza, l’etnia, lo stato migratorio, la disabilità, la posizione geografica e altre caratteristiche rilevanti nel contesto nazionale.

19-. Partire dalle iniziative esistenti per sviluppare misure nell’ambito dello sviluppo sostenibile che completino il prodotto interno lordo, e supportare la capacità di sviluppo dei paesi emergenti.

Visitare la pagina web Obiettivo 17, dove si trovano anche video interessanti sull’argomento

CONTINUARE A SPERARE

Sette minuti di musica e immagini

L'autore di Best Music Relax, commenta: "So che il mondo è complesso e senza fine. Quando mi sento triste, l'ansia si insinua silenziosamente nella mia anima. Preferisco la bella musica triste, perché so che quando il mio cuore piange, la mia anima si purifica. Amic@, ascolta questa straordinaria melodia del compositore DJ Lava, The Calling Angel. E' come un oceano, che colpisce con la sua immensa profondità. All'ora del sol levante, canta un'ode alla Terra e al tramonto, la triste musica della separazione. E raggiunge gli angoli più remoti della nostra coscienza per risvegliarvi il meglio di tutto, quanto è luminoso e nobile, guarendo l'anima ferita e dissipando quanto porta dolore e disperazione. Sette minuti di musica e immagini che possono riempire di profondità e calore la mente e il cuore".

E se trovi utile questa musica, condividila con le persone a te care. Contempla e ascolta 

DA RIFLETTERE

La borsa o la vita, il falso dilemma in Brasile davanti al coronavirus

"300, 400, 500 mila persone moriranno nei prossimi due anni in Brasile a causa del danno economico" derivato dalle restrizioni che cercano di combattere il coronavirus, ha minacciato l'uomo d'affari Junior Durski. Paralizzare l'economia nazionale "a causa di 5.000 o 7.000 persone che moriranno" a causa del covid-19 non è realistico, protesta il proprietario di alcuni ristoranti, in un video trasmesso da Instagram, prima della chiusura delle attività che richiamano la gente in folla.

Gli effetti dell'isolamento sociale e della sospensione produttiva saranno peggiori dell'epidemia, proclamano il presidente Bolsonaro e molti uomini d'affari che, come Durski, vogliono mantenere aperte le loro attività.

Ma nei loro argomenti manipolano dati discutibili o chiaramente non realistici. Senza azioni per contenere il ritmo dell'epidemia, il Brasile avrebbe molto più di 7.000 morti, una cifra superata dall'Italia, che ha una popolazione inferiore del 70% e migliori condizioni economiche e che ha adottato misure radicali per contenere diffusione del virus.

Il Brasile ha 210 milioni di abitanti e una disoccupazione di 40 milioni di lavoratori. Mitigare le conseguenze della recessione economica, inevitabile anche in caso di restrizioni più allentate sugli agglomerati che favoriscono il contagio, è un compito a cui tutti i governi si sono dedicati.

Gli Stati Uniti hanno approvato un pacchetto da 3 miliardi di dollari per aiutare le industrie, le piccole imprese, il settore sanitario, i governi locali e le persone colpite dalla crisi. Un assegno da 1.200$ è andato direttamente a milioni di adulti e un assegno da 500$ a bambini e adolescenti. Anche in Brasile, il governo ha deciso di proteggere le imprese, i governi locali e le persone in difficoltà, permettendo di dilazionare debiti e tasse, erogando prestiti a basso interesse e investimenti in obbligazioni sanitarie e personali. I lavoratori più informali o autonomi più poveri hanno ricevuto buoni per circa 60$ al mese per tre mesi, un importo evidentemente insufficiente per garantire la sopravvivenza. La proposta iniziale del governo era di 40$, contributo  aumentato per le pressioni del Congresso Nazionale legislativo. Continua a leggere

RISORSE

Con Covid19, l'OMC si trova a un bivio

Con alcuni mesi di implacabile espansione in tutto il pianeta il coronavirus mette in evidenza una sua caratteristica più spiccata: la crudeltà con gli organismi più indeboliti, non solo tra le persone ma anche a livello internazionale. Ed è quanto è appena successo all'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC).

L'OMC ha riconosciuto l'impossibilità di riunire la sua conferenza ministeriale, che doveva tenersi dall'8 all'11 giugno nella città di Nur-Sultan, la capitale del Kazakistan.

L'OMC non è tra le venerabili e vigorose istituzioni multilaterali con sede nella città svizzera, come l'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), che ha 101 anni, o l'ammirevole Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (UIT), che a maggio ha compiuto 155 anni di vita. L'OMC fu concepita solo il 15 aprile 1994, nella conferenza dei ministri del commercio tenutasi a Marrakech, in Marocco, e fece i suoi primi passi il 1° gennaio 1995, nella sua sede attuale sulle rive del Lago di Ginevra.

In occasione del 25° anniversario dalla fondazione, le celebrazioni sono state in tono minore perché c'era poco da celebrare con una storia di impegni non mantenuti. Il risultato di Marrakech fu possibile perché i paesi industrializzati ottennero quanto volevano da una riduzione delle tariffe sulla merce, alla rigorosa proprietà intellettuale, dal libero scambio di servizi ad altre forme di liberalizzazione del commercio e dell'economia in generale.

In cambio, hanno promesso che nel 2001 avrebbero avviato negoziati per liberalizzare anche l'agricoltura, un elemento vitale per i paesi in via di sviluppo. Questi negoziati sono iniziati sì nel 2001, ma sin dall'inizio era evidente che i paesi industrializzati non avrebbero accettato di aprire i loro confini all'ingresso di prodotti provenienti dai paesi poveri, il cosiddetto accesso al mercato, o di ridurre i sussidi agli agricoltori improduttivi, il chiamato aiuto interno. Continua a leggere

TESTIMONIANZA

Il denaro come missione

"Pecunia non olet", - il denaro non puzza, è una frase attribuita all'imperatore romano Vespasiano, che nel 70 d.C. impose una tassa sulle urine. San Basilio il Grande, nel IV secolo chiamerà il denaro "lo sterco del diavolo", un epiteto riutilizzato da papa Francesco l'anno scorso. Oscar Wilde disse ironicamente: "Quando ero giovane pensavo che il denaro fosse la cosa più importante nella vita; ora che sono vecchio, so che lo è."

San Basilio spiegava il perché della sua espressione: “Il pane che non usi è il pane degli affamati; il vestito appeso nel tuo guardaroba è di chi è nudo; le scarpe che non indossi sono di chi è scalzo; i soldi che tieni ben protetti sono dei poveri". Agisci facendo beneficenza e non commetterai tante ingiustizie.

Nei 400 anni di vita delle imprese aziendali, le comunità di fede hanno costantemente parlato dell'impatto sociale del denaro che provoca ingiustizie ma offre anche soluzioni e opportunità. I leader ebrei, cristiani e musulmani hanno da tempo promosso pratiche che incoraggiano gli investimenti etici (investimenti ad impatto sociale) o identificando gli investimenti da evitare, scoraggiandone le pratiche e le politiche attraverso il ritiro o la dilazione di certi investimenti (monitoraggio o disinvestimenti).

Poi successe che, quando si stavano verificando abusi durante l'apartheid razzista in Sudafrica, un avvocato, Paul Neuhauser provocò una scintilla che divenne un incendio. Chiese al un pastore cosa la sua chiesa intendesse fare per aiutare il popolo nero del Sud Africa. Il pastore rispose: "Tu sei la Chiesa".

Ispirato da questa parola, nel maggio 1971 la comunità episcopaliana (che deteneva azioni nella General Motors) redasse e depositò una delibera assembleare, invitando la società a ritirare le sue attività dal Sudafrica fino a quando non fosse stata abolita l'apartheid. Il vescovo episcopaliano arrivò a presentarsi all'assemblea degli azionisti per parlare dell'imperativo morale. Era l'atto fondazionale di quello che sarebbe presto conosciuto come il Centro interreligioso per la responsabilità aziendale (Interfaith Center on Corporate Responsibility, ICCR nella sigla inglese). Continua a leggere

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