Giustizia, Pace, Integrità del Creato
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Che dire delle informazioni che ci bombardano?

Chicago 29.05.2016 Manariho Etienne

Nella nostra società democratica, il più importante strumento per definire la nostra opinione e, soprattutto, l'opinione pubblica, è l'informazione. Negli ultimi e prossimi mesi, siamo stati e saremo messi alle strette da molte questioni controverse, che vanno dalle elezioni presidenziali negli Stati Uniti all'adozione del matrimonio tra omosessuali in Irlanda e alle Carte di Panama.

Citiamo qualche altro esempio. C'è stata il 17 maggio la celebrazione LBGT per la declassificazione dell'omosessualità come malattia e nei giorni 23-24 Maggio il 1° Summit Mondiale Umanitario. Abbiamo assistito alle varie letture e polemiche a proposito dell'enciclica di Papa Francesco sulla Cura della nostra Casa comune e della lettera post-sinodale Amoris laetitia. Abbiamo presenziato le discussione contraddittorie e le ambigue visione su questioni enormi come l'accordo nucleare con l'Iran e la guerra con l'Isis.

Abbiamo visto con stupore come la cacciata di Dilma Rousseff dalla presidenza del Brasile può essere letta in due versioni opposte: o come lo sforzo finale di una gestione per frenare la corruzione o come niente di meno che un colpo di Stato costituzionale. Michel Temer, il vice presidente che la sostituisce, è il leader del partito Movimento Democratico Brasiliano, che ha rotto la coalizione con il governante Partito dei lavoratori solo per sostenere l'impeachment, ed è anche lui sotto inchiesta giudiziaria per il Lava Jato, lo scandalo per la macro corruzione, le manovre nei contratti e il riciclaggio di denaro che hanno girato intorno alla compagnia petrolifera statale Petrobras.

Questo uso di parte dei Mass media è poco sorprendente. Le loro guerre private rispondono alle politiche, alla politica e alle ideologie di quanti staccano gli assegni mensili degli stipendi. Non esiste una versione oggettiva e neutrale di nessun fatto, atto o un evento. Tutto viene raccontato, analizzato e registrato da un punto di vista stabilito in precedenza. Questo non è nemmeno troppo grave, dal momento che basta dare uno sguardo alle pagine di pubblicità per sapere su quale prospettiva e interesse un qualunque Mass media si posiziona.

Per esempio, la CNN è accusata di aver trasmesso di gran lunga più publicità di combustibili fossili che di notizie sul cambiamento climatico - in un rapporto di 5-a-1! In una settimana, dopo l'annuncio che il 2015 è stato confermato dalla NASA come l'anno più caldo mai registrato, la CNN ha messo in onda esattamente 57 secondi di copertura sul clima contro i 12,5 minuti e più di publicità della American Petroleum Institute. Ma questi erano appunto annunci publicitari non informazioni neutrali e oggettive. Però, come dobbiamo leggere la notizia del quotidiano El Universal, redattatada uno dei più seguiti giornalisti del Venezuela, che il regime "vuole porre fine alla presenza di sacerdoti cattolici nei quartieri, orchestrando una campagna di pedofilia"? I funzionari di governo vengono accusati nell'articolo di offrire denaro alle famiglie povere in cambio di accusare i sacerdoti di abusi sessuali. Sempre in Venezuela, racconta la stampa, la Corte Suprema cerca di bloccare la revoca del presidente Nicolas Maduro ritardando la procedura per indire il referendum che l'Assemblea nazionale vuole celebrare quest'anno. E questo perché, se il referendum è fatto nel 2017, e non nel 2016, anche se vince la Costituzione consentirà al vice presidente di assumere la Presidenza della Repubblica per terminare solo nel 2018 il normale periodo di sei anni.

Ultimamente, un nuovo strumento -le campagne di carattere sociale in internet- sono scese in campo manipolando e polarizzando le informazioni su temi specifici e a volte su problemi sorprendenti e controversie estremiste. Una campagna chiama a condannare come palesemente incostituzionale la minaccia dell'amministrazione Obama di tagliare i fondi federali ai distretti scolastici se non permettono agli studenti che si identificano come "transgender" di usare i gabinetti destinati al sesso opposto; la gestione dei distretti scolastici è competenza degli Stati non del Governo federale, si dice. L'azione di Obama, lo si accusa, ricorda l'immagine di re Giorgio piuttosto che quella di un presidente americano. Contemporaneamente altre campagne chiamando a sostegno della decisione per considerarla assolutamente giusta.

Da una parte siamo invitati a combattere il grande bastione USA dei LGBT -la Alleanza Gay e Lesbiche contro la diffamazione (GLAAD) -, mettendo Disney sotto accusa per non aver dato visibilità al loro gruppo in nessuno degli 11 film usciti nel 2015 ed esigendo a Disney di omo-sexualizzare i suoi film, facendo di Elsa Frozen, un personaggio molto amato dai bambini, la prima protagonista lesbica delle storie Disney. E dall'altro lato ci si invita a combattere anche certe espressioni di per sé innocenti come forme di omofobia.

Mentre l'Onu convocava il Summit mondiale umanitario di Istanbul, la conferenza era etichettata come un incontro "gestito da burocrati per burocrati", con il chiaro intento di interdire ai paesi pro-vita di esprimersi nel documento che ne sarebbe uscito. In realtà questa intenzione, si suggerisce, è chiara e copre lo spazio degli ultimi 20 anni, dalla Conferenza del Cairo nel 1994 in poi; in quella conferenza, il diritto all'aborto fu proposto come legge universale e lo sarebbe dicìventato senza l'opposizione del Vaticano, dei paesi cattolici pro-life dell'America Latina e dei paesi musulmani.

Però, anche in questo caso, è sufficiente analizzare la sezione "Chi siamo" per sapere come scremare le informazioni e i valori di ognuna delle campagne in arrivo su Internet. Per questo motivo, i grandi social media come Twitter e Facebook erano considerati l'ultima sponda di una informazione indipendente, neutrale e obiettiva; ognuno vi può pubblicare la propria opinione; poi, un selettore  automatico indica l'informazione è o no "di tendenza"; i lettori possono così prendere l'informazione in piena libertà e giudicarne il valore. La sezione delle notizie "di tendenza" in Facebook, quindi, doveva essere uno strumento privo di qualsiasi punto di vista o di interesse "personale" nel indicare quali notizie sono o no "di tendenza".

Ora salta fuori una confessione che negare questa imparzialità e accusa la gestione di Facebook di sopprimere certe notizie. Un ex dipendente di Facebook, che ha lavorato nella sezione delle notizie "di tendenza", afferma che gli impiegati nel settore sopprimono regolarmente informazioni su Mitt Romney, Rand Paul, e altri temi conservatori, e "iniettano" artificialmente informazioni che l'amministrazione di Facebook prefiere anche se queste non sono affatto "di tendenza". Nonostante Facebook presenti la sezione "notizie di tendenza" come una fonte imparziale, di fatto discrimina intenzionalmente alcune notizie e opinioni. Oggi lo fa' contro i conservatori, ieri lo faceva contro chi e domani lo farà a scapito di che?

Si dice che sia di Thomas Jefferson il detto: L'informazione è la valuta della democrazia. Il vantaggio principale della tecnologia dell'informazione è che consente alle persone di fare quello che vogliono fare (Steve Ballmer). Nella nostra società democratica, il più importante strumento per modellare la nostra opinione e, soprattutto l'opinione pubblica, è l'informazione. Se "Siamo in una società democratica, é nostro dovere fare domande" (Kurt Russell), e oggi con TS Eliot dobbiamo porci alcune domande: "Dov'è finita la vita che abbiamo perso nel vivere? Dov'è la saggezza che abbiamo perso nella conoscenza? Dove è la conoscenza che abbiamo perso con l'informazione? Tutti noi siamo esposti a pregiudizi quando si tratta di scegliere le informazioni. Di solito si concentriamo su quanto concorda con il risultato che vogliamo ottenere (Noreena Hertz).

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