Giustizia, Pace, Integrità del Creato
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Perché tutti abbiano vita in abbondanza

Ecuador 29.10.2010 Gian Paolo Pezzi

Torno a Chicago dopo quasi tre settimane passate in Ecuador. Era un viaggio di lavoro per partecipare a tre incontri. Al primo darei come titolo: Perché tutti abbiano vita in abbondanza.

Torno a Chicago dopo quasi tre settimane passate in Ecuador.

Era un viaggio di lavoro per partecipare a tre incontri. Al primo darei come titolo: Perché tutti abbiano vita in abbondanza. I partecipanti provenivamo da 8 diversi paesi delle Americhe (da Perù a Cuba, inclusi gli Stati Uniti) ed eravamo originari di una quindicina di paesi, dall'Ecuador all'India e Indonesia, passando per Europa e Africa. Una dozzina i Comboniani e le Comboniane.

Lo scopo del seminario era promuovere un'approfondita conoscenza della visione e degli obiettivi di Vivat Intenational, ONG accreditata a Ecosoc (Consiglio per l'Economia e la Società) delle Nazioni Unite (NU): mettici davanti www. e alla fine org e cerca il suo sito in internet. I comboniani vi fanno parte insieme ad altre 9 congregazioni missionarie.

Un corto messaggio finale raccoglie le preoccupazioni di quanti lavorano in America Latina e nel Caraibi davanti alle alleanze di governi e multinazionali che, come "mafia de reti perverse", nulla cercano all'infuori del lucro economico, calpestando la dignità delle persone, distruggendo il bene comune e la natura da Dio creata, trafficando armi e persone, droga e denaro, creando guerre e rifugiati, insicurezza e morte.

Questa politica distruttiva interpella noi tutti e ci esige un lavoro in rete: partendo ciascuno dalla propria posizione dobbiamo incontrare il modo di esercitare un valido lobbying e advocacy alle Nazioni Unite.

Ci siamo poi riuniti noi Comboniani, responsabili di GPIC - Giustizia, Pace, Integrità del Creato- dei diversi paesi d'America, con la finalità di formulare un piano concreto di azione comune che faccia seguito al seminario di VIVAT. Abbiamo ricordato le fonti d'inspirazione della nostra spiritualità per lavorare nel campo della GPIC: i testi biblici sulla dignità umana, l'amore del Padre nell'inviare profeti, gli interventi di Dio nel promuovere la vita, e la Parola inspiratrice di Giovanni 10, 10: "Sono venuto perché abbiano vita in abbondanza". E' un insulto al Dio che ha offerto suo Figlio per l'umanità che ancora oggi sia ignorato l'amore di chi versò dal suo costato sangue e acqua per un Mondo nuovo.

Infine ci siamo ritrovati in gruppo per riflettere sulle sfide che ci offre oggi la società, la gioventù, i problemi e le sofferenze della gente in tante parti del mondo. Chi crede e ama non può rimanere insensibile ai drammi d'innocenti, alle lacrime di bimbi e mamme, alle ingiustizie che buttano sul lastrico intere famiglie. Queste realtà non sono casuali sono il risultato di scelte sbagliate, di politiche interessate, di giochi d'interesse. E' nostro dovere smascherare gli intrighi perché tutti possano liberamente scegliere e attuare.

Naturalmente rivedere l'Ecuador ed Esmeraldas è stata una gioia e le tante amicizie che si sono fatte presenti mi hanno riempito di riconoscenza verso la vita e verso Colui che unisce i distanti per farli un cuore solo ed un'anima sola: è stata questa la mia esperienza in Ecuador come in altri Paesi in cui sono giunto senza conoscere nessuno e in cui ho lasciato parte della mia vita e del mio cuore.

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