Giustizia, Pace, Integrità del Creato
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Il tesoro dell'amicizia

Newsletter Missionari Comboniani 23.11.2023 Equipe dei Missionari Comboniani Tradotto da: Jpic-jp.org

Un uomo aveva due figli. Si chiamavano Rafiki e Tambu. Un giorno decise di dare loro una lezione. Li chiamò di buon mattino e li mandò in un villaggio lontano. "Andate a visitare la gente", disse, "ma fate attenzione: lungo la strada, ogni tanto farete un fascio d'erba e lo lascerete lì. Poi vi spiegherò". Un fascio d'erba?

I due ragazzi si misero in cammino. Tambu si mise subito al lavoro: ogni tanto legava un fascio d'erba e lo lasciava al lato del sentiero. Il più giovane guardava divertito il fratello e non faceva nulla. Il maggiore gli disse: "Non hai sentito quello che ha detto nostro padre?". "Ho sentito", rispose Rafiki, "ma mi chiedo cosa stesse cercando di insegnarci. Quando torneremo, lo sapremo".

Raggiunsero il villaggio verso sera. Gli anziani erano seduti sotto un albero d’acacia a parlare. Il capo villaggio si fece avanti, li invitò a casa sua e chiese alla moglie di portare qualcosa da mangiare. Infine, chiese: "Da dove venite? Cosa state cercando?". "Siamo venuti a fare una passeggiata per vedere il vostro villaggio", disse Tambu, "e domani torneremo a casa".

Poco dopo, Rafiki uscì per vedere com'era il villaggio. Incontrò un giovane della sua età che lo salutò e gli strinse calorosamente la mano. Colpito dalla cordialità del nuovo arrivato, i due si misero a conversare. Già faceva notte, quando Rafiki fu invitato a casa dalla sua nuova conoscenza: "Ora siamo amici. Vieni, voglio presentarti i miei genitori". I genitori furono felici che il loro figlio avesse fatto amicizia con un giovane dall’aspetto così intelligente e gentile. Gli prepararono una bella cena e gli chiesero di passare la notte a casa loro.

Il mattino seguente Rafiki e Tambu ripresero il cammino. Rafiki salutava tutti quelli che incontrava con grandi strette di mano. Suo fratello, invece, guardava se i fasci d'erba erano al loro posto.

Nella piazzetta del primo villaggio che raggiunsero, un uomo fermò Rafiki e gli chiese del villaggio da cui era venuto, del cammino che aveva percorso e della caccia che aveva fatto. Infine, invitò Rafiki a casa: era diventato suo amico. Gli offrì un pasto abbondante al quale partecipò anche Tambu. Poi ripresero il cammino.

Nel caldo pomeriggio, passando per un altro villaggio, si fermarono a riposare all'ombra di una pianta. Rafiki vide una ragazza e la salutò gentilmente. La ragazza, incuriosita, si fermò e chiese: "Chi siete? Dove state andando?". "Viviamo a Ziba", rispose Rafiki, "abbiamo fatto una passeggiata per conoscere la gente dei villaggi vicini ed ora stiamo tornando a casa".

Chiacchierarono a lungo, finché la ragazza invitò Rafiki a casa per presentarlo ai suoi genitori. Questi ultimi si rallegrarono del fatto che la loro figlia avesse incontrato un giovane così ben educato. Non era la ragazza in età da matrimonio? Questo potrebbe essere l'uomo giusto per lei. I due ragazzi passarono la notte nella casa dei loro nuovi amici ed il giorno dopo, fatta una buona colazione, ripresero il cammino verso il loro villaggio.

Quando il padre li vide, chiese subito: "Allora, com'è andata?". "Ho seguito alla lettera i tuoi ordini", rispose Tambu, "da qui al villaggio dove ci hai mandato, ho lasciato un'intera fila di fasci d'erba. Invece lui, il pigro, non ha fatto nulla". "Vedremo domani", rispose il padre.

Il mattino seguente tutti e tre si misero in cammino verso il villaggio lontano. Quasi ad ogni passo, Tambu mostrava con orgoglio i fasci che aveva legato. Verso sera raggiunsero il villaggio e furono invitati dal capo a sedersi sotto l'acacia. Rafiki corse a salutare l'amico che lo accolse a braccia aperte. Quando seppe che era arrivato anche suo padre, andò a cercarlo e volle che venisse a conoscere suo padre. Passarono una serata molto piacevole. Per l'occasione fu arrostita una capra ed i due anziani parlarono fino a tarda notte. Il mattino seguente si salutarono e, prima di partire, il padre di Rafiki ricevette una bella capra come segno e ricordo della loro amicizia.

Durante il viaggio verso il secondo villaggio, accadde lo stesso. L'amico di Rafiki accolse i tre viaggiatori con gioia ed anche lui regalò al vecchio una capra.

Quando arrivarono al villaggio della ragazza, ci fu un'altra festa. Cenarono e dormirono nella casa della famiglia della ragazza e, quando ripartirono il giorno dopo, ricevettero dei regali.

Arrivati a casa, il padre spiegò finalmente il significato dell'ordine impartito. "I fasci d'erba non erano che un diversivo senza importanza. Ora vedo che tu, Rafiki, hai capito la mia idea. Grazie a te ieri sono stato ben accolto nei villaggi, ho mangiato e dormito e sono tornato carico di regali".

"Invece tu, Tambu, non hai capito nulla. Ti sei perso dietro inutili fasci d'erba e non hai raccolto alcuna simpatia nei villaggi che hai attraversato. Sei rimasto povero ed isolato come prima. Ricorda che per vivere bene su questa terra bisogna avere amici ovunque" (Racconto popolare della Repubblica Democratica del Congo).

Vedi, The Treasure of Friendshi

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