Giustizia, Pace, Integrità del Creato
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Kaya l’affascinante

Newsletter Missionari Comboniani 30.11.2023 Equipe dei Missionari Comboniani Tradotto da: Jpic-jp.org

Kaya era la ragazza più bella del villaggio. Tutti i ragazzi la corteggiavano, portandole ricchi doni. Gli inviti dei suoi pretendenti erano così numerosi che non aveva mai un momento di libertà.

Ricca anche di virtù, Kaya era l'orgoglio dei suoi genitori. Ma a lei piaceva solo un giovane: il figlio del capo villaggio e grande guerriero che tutte le donne del villaggio cercavano di sedurre, ma che sempre rifiutava il matrimonio.

Ogni sera, la bella Kaya, vestita con i suoi più splendidi abiti, andava a cantare alla porta del giovane che le piaceva. Con i capelli intrecciati di perle colorate e i suoi bellissimi braccialetti, cercava in tutti i modi di attirare la sua attenzione. Purtroppo, non accadeva nulla. Disperata, la giovane decise di non preoccuparsi più del suo aspetto e di farsi amare per la bellezza delle sue virtù.

Così, si recò dallo stregone del villaggio e gli spiegò il suo desiderio. Lo stregone, colpito dal racconto di Kaya, gettò una manciata di erbe in una pentola, aggiunse le ceneri dei morti e, pronunciando le frasi magiche, consegnò alla ragazza la miscela in una ciotola fumante. La ragazza ne bevve un sorso e, di colpo, i suoi lineamenti si gonfiarono e si distorsero, i capelli le caddero a ciocche, la bocca si contorse in una smorfia orribile e cominciò a balbettare.

Ripresasi dopo la seduta di magia, la giovane donna tornò al suo villaggio. Quando vi giunse, irriconoscibile, fu ritenuta una povera e brutta mendicante. Nessuno osò scacciarla, ma nessuno le parlava o le dava da mangiare. Da quel momento la sua vita divenne triste e monotona.

Qualunque gesto gentile la povera ragazza facesse, nessuno le si avvicinava. I bambini la prendevano in giro e le lanciavano pietre; i cani la mordevano; gli uomini ridevano del suo aspetto e nessuno di loro si sognava di corteggiarla. Senza smettere di chiedersi se avesse esagerato nel rendersi brutta, la ragazza cominciò a deperire. Un mercante di stoffe di passaggio nel villaggio la vide e fu subito colpito dalla sua tristezza e dalla sua bontà. Si prese cura di lei per qualche giorno e finì per innamorarsene.

Le chiese quindi di diventare sua moglie, assicurandole che la riteneva la ragazza più bella del villaggio. Travolta dalla felicità, Kaya si rese conto di essere finalmente amata per quello che era. E accettò la proposta di tutto il cuore.

Il giorno delle nozze, tutti parteciparono alla cerimonia con l'intenzione di prendere in giro la sposa. Ma non appena il matrimonio fu sancito dalla formula di rito, una nuvola violacea si alzò intorno a lei, restituendole la sua bellezza originale. Il marito, preoccupato solo dell'anima della sua compagna, non si accorse della metamorfosi. Al contrario, un grande mormorio di sorpresa si diffuse nella sala. E tutti i giovani, incapaci di perdonarsi per essersi presi gioco della ragazza più bella del villaggio, si stringevano le mani per la rabbia di non essere al posto del felice sposo.

Da allora, molti uomini hanno sposato ragazze meno belle nella speranza di svegliarsi con una creatura più bella il giorno dopo il matrimonio. (Racconto popolare del popolo Fon, Benin)

Vedi, Beautiful Kaya

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