Giustizia, Pace, Integrità del Creato
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La Costituzione più antica del mondo

Butembo 10.03.2022 Redazione di Jpic-jp.org Tradotto da: Jpic-jp.org

La storia dell’Africa rivela inaspettate sorprese. Il Regno del Mali, che risale al XIII secolo, produsse la Costituzione più antica del mondo: la Carta di Mandé (o di Kouroukan Fouga), sconosciuta ai più.

Agli inizi del XIII secolo, dopo una gran vittoria militare, con cui iniziò il medioevo africano, Soundiata Keïta, il fondatore dell’impero del Mali, o Mandinga, e il suo areopago di saggi consiglieri, riuniti in assemblea a Kurukan Fuga, proclamò la Carta del Nuovo Manden, che prende il nome dal territorio dell'alto fiume Niger situato oggi ai due lati del confine tra Guinea e Mali. Questa carta è una delle più antiche costituzioni del mondo, promulgata nel 1236, sebbene solo in forma orale. E in forma orale fu tramandata per secoli dai Malinké, gruppo iniziatico di cacciatori, e dai griot, i cantastorie dell’Africa occidentale. Negli anni Sessanta del Novecento, lo storico maliano Youssouf Tata Cissé la mise su carta, e nel 2009 l’Unesco la inserì (con parecchi errori) nel patrimonio culturale intangibile dell’umanità.

Consiste in un corpo di leggi che, ispirandosi ai valori tradizionali, regolamentavano la vita comunitaria, organizzano la coesistenza tra il potere e i cittadini, tra gli individui e la società, i rapporti tra le generazioni. E istituivano per la prima volta nella storia dell’umanità le libertà inviolabili degli individui.

La costituzione si compone di un preambolo e di sette capitoli in cui si proclamano: la pace sociale nella diversità, l'inviolabilità dell'essere umano, l'educazione delle persone, l'integrità della patria, la sicurezza alimentare, l'abolizione della schiavitù dovuta alla razzia e la libertà di espressione e di commercio. Nonostante la scomparsa dell'Impero Mandingo, le parole della Carta e una serie di riti correlati continuano a essere trasmessi di padre in figlio, in forma codificata e orale, all'interno dei clan della tribù Malinké. Per mantenere viva questa tradizione, delle cerimonie commemorative della storica assemblea si svolgono ogni anno nel villaggio di Kangaba, adiacente alla vasta radura della foresta di Kurukan Fuga che ora si trova sul territorio del Mali, vicino al confine con la Guinea.

La celebrazione di queste cerimonie gode del sostegno delle autorità locali e nazionali del Mali, e in particolare di quello delle autorità consuetudinarie per le quali la Carta Mandén non è solo fonte di norme giuridiche, ma anche un messaggio di amore, pace e fratellanza che ha resistito nei secoli. Questa carta rimane il fondamento dei valori e delle tradizioni delle popolazioni interessate.

L’incipit? Straordinario: “Lo spirito dell’uomo vive grazie a tre cose: vedere ciò che ha voglia di vedere, dire ciò che ha voglia di dire, fare ciò che ha voglia di fare, perciò ora ciascuno risponde della sua persona, è libero nei suoi atti, nel rispetto delle leggi del suo paese”.

Ecco qualche articolo tratto dai quarantaquattro che compongono la Carta.

Sulla vita. “Ogni individuo ha diritto alla vita. Una vita non è superiore a un’altra. Il rispetto per gli altri è la regola e la tolleranza deve essere il principio”.

Sul nemico. “Non umiliare il nemico, perché così facendo saresti considerato codardo”.

Sui giovani. “L’educazione dei giovani spetta all’intera società. Ognuno deve prendersi cura dei figli e correggerli”.

Sulla donna. “Nessuno offenda le donne, che sono le nostre madri”.

Sul divorzio. “Il divorzio è legale e viene concesso su richiesta di uno dei coniugi, per alcuni motivi precisi: la follia di uno dei due coniugi, l’incapacità del marito di assumere i propri obblighi (procurare adeguato sostentamento), il mancato adempimento degli obblighi coniugali e il mancato rispetto dei suoceri”.

Sulla schiavitù. “Nessuno imbavaglierà un suo simile per venderlo. L’esistenza della schiavitù si estingue in questo giorno”.

E infine: “Chiunque violi queste regole sarà punito”. “Ognuno è responsabile di garantire il rispetto della legge”.

Un corpo di leggi rivoluzionarie per l’epoca, e illuminanti ancora oggi.

Vedi La Costituzione più antica del mondo e anche La Carta del Mandén, proclamada en Kurukan Fuga  in spagnolo, e in francese Une constitution médiévale en Afrique : la Charte de Kuruganfuga

 

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I commenti dai nostri lettori (4)

Godwin Daudu 21.03.2022 The existence of this document was made known to me by a business colleague and it completely blew my mind. I will investigate further.
Margaret Hernderson 12.04.2022 This is an astonishing document. If only it were more famous, I believe this could lead to more respect for and self-respect in some parts of Africa. For example, some of the old philosophies of Native Americans about respect for nature are published widely, to international acclaim.
Amadou Diallo 11.09.2022 Encore une fois de plus nous sommes condamnés par notre manque d'écriture. Quelque chose proclamée au xiie siècle et mise sur papier dans la 2e moitié du xxe, très difficile pour ceux qui avaient commencé déjà à écrire leurs histoires il y avait des millénaires.
Kaifala S. Kamara 07.03.2023 I’m proud to be part of such society