Tornarono a casa ed iniziarono a prendersi cura dei loro animali. Il tempo passò. Il toro montò la mucca e questa rimase incinta. Passò ancora del tempo e la mucca partorì proprio quando la civetta non era nei paraggi. Il leone tolse il vitello dalla mucca e lo mise vicino al suo toro.

Poco dopo la civetta che era andata a prendere l'acqua per la mucca, tornò con il recipiente pieno, ma prima che l’avesse posato il leone le corse incontro e con grande eccitazione gli diede la notizia: "Guarda!", gridò, "Il mio animale ha partorito un vitello!".

Si scatenò una disputa tra i due. La civetta sosteneva che solo la sua mucca avrebbe potuto partorire perché i tori non partoriscono mai. Il leone insisteva con veemenza che era il suo toro ad aver partorito. Mentre i due litigavano passò di lì una lepre.

Pur avendo sentito il motivo del litigio, continuò per la sua strada, sentendo compassione per la civetta. Ma arrivata a casa sua, la lepre cominciò a pensare come poteva aiutare la civetta a uscire dall’imbroglio. Finalmente le venne un'idea. Prese due zucche, ne legò una a ciascuna estremità d’un bastone e si mise in cammino, il bastone sulla spalla.

Lungo la strada incontrò il leone che le chiese: "Salve lepre, dove stai andando?". La lepre rispose: "Oh, sto andando al fiume qui vicino a prendere l'acqua per mio padre che è debole ed è a letto. Ha appena dato alla luce un bimbo".

Sentendo ciò, il leone scoppiò a ridere e disse alla lepre: “Smettila di fare la stupida. Come vuoi che tuo padre possa avere un bambino?". La lepre rispose prontamente: "Ma non sei tu stesso ad affermare che il tuo toro ha partorito un vitello!". Preso da un’improvvisa furia, il leone si lanciò contro la lepre che gettate via le zucche si mise a correre. Con il leone che l’inseguiva, per la lepre era una questione di vita o di morte e corse come non aveva mai corso in vita sua.

Mentre correva la lepre vide in lontananza una grotta e vi si diresse velocemente. Entrò rapida e d’un salto si aggrappò al tetto urlando: "Aiuto! La grotta sta crollando!". In quell’istante il leone entra nella grotta ed anche lui si mette a sostenere il tetto con tutte le sue forze. "Ora", disse la lepre, "sostienila forte, altrimenti la grotta ci schiaccerà ed ucciderà entrambi. Ho un'idea per risolvere il problema. Vado a prendere dei puntelli per aiutarci a sostenere la grotta. Intanto sostienila forte!".

Il leone gonfiò i muscoli e sospinse il tetto della grotta più saldamente. La lepre lasciò sul posto il leone per non tornarvi mai più. Per un'intera settimana, il leone sostenne la roccia della grotta e, alla fine, esausto morì. La lepre tornò, vide che il leone era morto e si mise alla ricerca della civetta: quando la incontrò, l’invitò a vedere cosa era successo al leone. Quando la civetta vide che il leone era morto, si rallegrò di tutto cuore e ringraziò con profusione la lepre. La lepre disse alla civetta di andarsene per la sua strada portando con sé il bestiame che ora era tutto suo. E così terminò la storia.

Questa storia è davvero finita? Non continua ancora anche se in modo diverso?

Vedi, How the Hare Helped the Civet