Giustizia, Pace, Integrità del Creato
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I religiosi al Forum Sociale Mondiale, AEFJN e VIVAT

Dakar 12.02.2011 Gian Paolo Pezzi

Nel contesto del Forum Sociale Mondiale (FSM) si é tenuto un pannello su AEFJN (Net work di Africa, Europa, Fede e Giustizia) e un incontro di VIVAT. Per AEFJN, erano presenti più di un centinaio di religiosi e religiose, con una preponderanza di senegalesi e africani, per VIVAT almeno una dozzina di membri.

L'agenda prevedeva uno scambio di opinioni intorno alle finalità, struttura e collaborazione con AEFJN e VIVAT dopo il FSM. 
Nata sotto la spinta di AFJN (Network Africa, Fede e Giustizia), una ONG accreditata al Parlamento americano, AEFJN é accreditata al Parlamento europeo e riunisce 48 istituti missionari e religiosi che insieme sommano circo 30.000 membri attivi: la maggior parte di essi lavora in Africa.

Il lavoro di advocacy di AEFJN nel programma di lavoro per il triennio 2010-2012 gira intorno a 6 temi principali: la sovranità alimentare, la responsabilità corporativa delle imprese, il diritto a medicine di qualità, il controllo delle armi leggere, gli accordi equi di partenariato economico, e il cambio climatico.

Dopo una breve presentazione di AEFJN fatta da Christine Fouarge, una laica madre di quattro figli, membro del comitato esecutivo che ha sede in Bruxelles, Wolfang Schonecke NAD ha spiegato il lavoro delle Antenne di AEFJN presenti in circa 10 Paesi europei.

Queste Antenne hanno tre linee di attività: l'informazione che mira a smascherare le troppe legittimità artificiali di operazioni economiche che in realtà sono le nuove schiavitù ai danni dell'Africa; la motivazione che vuole essere la ragione per cui religiosi e missionari s'impegnano in questo lavoro di Giustizia e Pace a partire dalla loro fede e da una genuina spiritualità evangelica; l'advocacy, cioè tutto il lavoro di pressione e stimolo portato ai più alti livelli delle organizzazioni europee per garantire i diritti dell'Africa nei rapporti economici con l'Europa.

Il dibattito aperto con l´assemblea ha visto una partecipazione e un coinvolgimento che ha superato le aspettative degli esecutivi di AEFJN.

Tre erano le domande proposte.

Qual'é il tema di maggior interesse nei paesi presenti all'incontro. Le risposte apportavano l'opinione di una dozzina di Paesi africani dal Sudafrica al Senegal e hanno insistito sulla veracità dell'informazione, sulla necessità di lavorare in rete, sulla formazione della base e sul legame profondo fra Giustizia e fede.

La seconda domanda mirava invece a capire quale fra i temi assunti da AEFJN per il triennio 2010-2012 raggiunge l'interesse dei presenti. Le reazioni hanno manifestato una convergenza profonda intorno all'appropriazione indiscriminata (land grabbing) di vasti territori africani da parte di multinazionali per la coltivazione di prodotti alimentari da portare a casa e dei agro carburanti; la vendita illegittima di medicinali contraffatti; la responsabilità sociale delle imprese economiche; la sovranità alimentare e il diritto all'acqua potabile; la proliferazioni di armi leggere che é all'origine dell´aumento incontrollabile di violenza sociale.

L´ultima domanda tendeva a rilevare i temi di attualità che in questo momento appaiono al margine degli interessi di AEFJN. Qui l'elenco é stato ridotto ma significativo: l'impatto del cambio climatico e i suo influsso sulle migrazioni; quindi il problema degli immigrati, del traffico di persone e del turismo sessuale.

La discussione che ha fatto seguito ha puntualizzato infine tre spazi di azione e di collaborazione. Il primo: la necessità di formare i membri dei nostri istituti missionari a una comprensione del lavoro di Giustizia e Pace che non si esprime in manifestazioni di strada o in proteste violente e folcloriche, ma che è profondamente radicato nella fede e nei valori del Vangelo.
Ancor più importane é l´impegno di formazione della gente ai loro diritti e doveri: le istituzioni mondiali non si muoveranno sulla strada della giustizia e dei rapporti economici equi se non si sentono obbligate dalla loro base elettorale e dai popoli che ne subiscono le conseguenze. L'esempio dell´Egitto, della Tunisia, del Sud Sudan risuonano troppo forti per essere dimenticati.
Infine, molto importante é lo scambio d'informazione veridica fra la base di AEFJN e gli organi che la rappresentano davanti alle istanze internazionali. Questo vale per AEFJN ma anche per le altre organizzazioni di cui i missionari sono membri, Vivat International alle Nazioni Unite, AFJN davanti al parlamento americano.

Nella stesa linea, durante la corta riunione di VIVAT, si è giunti a tre impegni furono: essere una voce provocatrice in seno alle Nazioni Unite che provochi riflessioni e cambiamenti nel suo modo di essere e agire; preparare con AEFJN e AFJN degli stand ed eventi propri per essere ufficialmente presente al prossimo FSM; investigare e preparare rapporti sull’Appropriazione indebita di Terre (land grabbing) e sul Traffico di persone per il prossimo FSM ed il Forum Mondiale di Teologia e la Liberazione.

Il Foro Sociale Mondiale é l’ambiente ideale per costruire ponti fra questo movimento di Chiesa, che come diceva il cardinal Sarr nella sua omelia di apertura, deve portare nella società civile un saveur à Dieu -il sapore di Dio-. E’ però necessario anche che l'annuncio evangelico delle beatitudini, come nuova normativa di vita cristiana, penetri gli spazi un po’ o molto anchilosati delle strutture ecclesiastiche e delle comunità religiose.

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