Giustizia, Pace, Integrità del Creato
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La relazione del Sinodo è deludente, ma dobbiamo avere speranza

New Ways Minstry 28.11.2023 Francis DeBernardo Tradotto da: Jpic-jp.com

Quella che segue è una dichiarazione di Francis DeBernardo, direttore esecutivo di New Ways Ministry 8la pastorale che si interessa agli omosessuali), che ha fatto seguito alla pubblicazione della relazione finale dell'Assemblea generale del Sinodo sulla sinodalità. Non rappresenta in toto la posizione di questa Newsletter.

Nei primi due anni del Sinodo sulla sinodalità, i cattolici di tutto il mondo hanno espresso un forte desiderio che la Chiesa si impegni positivamente con le persone LGBTQ+. Invece, la relazione finale della prima Assemblea generale del Sinodo delude, riaffermando semplicemente lo status quo della gerarchia.

Senza alcuna dichiarazione positiva sulle questioni LGBTQ+ e con due soli riferimenti che si limitano a ribadire ciò che era noto all'inizio del Sinodo, i cattolici di tutto il mondo rimarranno molto delusi. Dopo due anni di richieste alla Chiesa di avere un approccio più positivo nei confronti delle persone LGBTQ+, ripetute più volte da tutte le parti ed in ogni fase delle consultazioni sinodali, è chiaro che i cattolici vogliono una Chiesa più inclusiva.

Affermare che le questioni LGBTQ+ sono controverse nella Chiesa non solleva nuove questioni, come suggerisce il rapporto, perché tutto questo era noto ben prima dell'inizio del Sinodo. I leader della Chiesa hanno avuto decenni per conoscere gli sviluppi scientifici e teologici sul genere e sulla sessualità. Allo stesso modo, riconoscere che le persone escluse dalla Chiesa a causa dell'identità o della sessualità cercano di essere ascoltate è cosa nota. Gli interrogativi che il rapporto menziona non sono, in realtà, per niente nuovi.

L'unico riconoscimento del fatto che la Chiesa ha bisogno di progredire in questo ambito è una sola frase, in cui si ammette che le attuali categorie antropologiche cattoliche non rispondono sufficientemente alle nuove informazioni avanzate dall'esperienza o dalla conoscenza scientifica. Tuttavia, la vaghezza con cui questo riconoscimento viene descritto non fornisce sufficiente fiducia per sperare che si possa immaginare un pronto cambiamento.

Mentre i cattolici LGBTQ+ e quanti li appoggiano saranno delusi, noi preghiamo che non perdano la speranza. Quando il cofondatore e lo staff di New Ways Ministry l’hanno incontrato durante l'assemblea del Sinodo, Papa Francesco ha consigliato di non perdere mai la speranza, citando San Paolo: "La speranza non delude" (Romani 5, 5).

La comunità cattolica LGBTQ+ deve prendere a cuore il messaggio di Papa Francesco. Le carenze della relazione sono un invito a parlare di nuovo delle loro gioie, dei loro dolori e della loro fede durante il restante anno di questo viaggio sinodale. Non è il momento di disperare. È il momento di continuare a vivere nella speranza e di far vivere questa speranza attraverso l'azione.

È già un progresso che le questioni LGBTQ+ siano state discusse apertamente, dissolvendo finalmente decenni di silenzio - o peggio, di messaggi negativi e dannosi - da parte di alti dirigenti della Chiesa. I cattolici che desiderano un approccio rinnovato al genere ed alla sessualità nella Chiesa continueranno a pregare, dialogare e sperare nell'ultimo anno del Sinodo ed oltre.

Un messaggio incoraggiante di questa prima Assemblea generale del Sinodo è il numero, a quanto pare considerevole, di delegati che hanno sostenuto un approccio più positivo alle questioni LGBTQ+. Voci informali romane hanno chiarito che alcuni partecipanti hanno fortemente sollecitato cambiamenti nella pratica, nel linguaggio e nell'insegnamento cattolici relativi alle persone LGBTQ+. Un delegato ha parlato con forza d’una persona amata bisessuale che è morta suicida dopo aver subito il rifiuto della Chiesa. Il presente rapporto finale, però, non riconosce il contributo di questi partecipanti.

Nulla nel cattolicesimo cambia da un giorno all'altro, ma il cambiamento non arriva mai in nessuna istituzione se non c'è una discussione libera ed aperta. Per decenni, i teologi, i ministri della pastorale e quanti fra i cattolici che si sono espressi a favore delle persone LGBTQ+ sono stati messi a tacere e respinti.

Con questo sinodo, la Chiesa universale ha iniziato un dialogo istituzionale con riferimento alle persone LGBTQ+: avrebbe dovuto porre fine a decenni di ostinata soppressione delle questioni relative all'identità sessuale e di genere, che sono così essenziali per la prosperità umana e così importanti per la Chiesa cattolica se vuole essere all'altezza dei suoi migliori ideali, di essere una “tenda allargata” in cui tutti sono i benvenuti, tutti sono rispettati e tutti sono trattati allo stesso modo.

Vedere, New Ways Ministry: Synod Report Greatly Disappoints, But We Must Have Hope

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