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Le reti 5G e 6G: implicazioni sociali e ambientali dell'iperconnessione

Barcellona 07.09.2022 Cristina Cano Bastidas e Hug March Corbella Tradotto da: Jpic-jp.org

Negli ultimi due anni si è lavorato intensamente per l'implementazione della 5G (o reti di quinta generazione) in diversi Paesi del mondo. Finora sono state distribuite versioni limitate di questa tecnologia di rete mobile, ma si prevede che presto raggiungerà il suo pieno potenziale. Mentre gli operatori di telefonia mobile sono ancora in fase di implementazione, inizia già a delinearsi la visione di come dovrebbero essere le reti 6G. Questa nuova generazione potrebbe essere operativa tra 10 anni, subentrando al 5G, così come questa ha fatto con le generazioni precedenti.

La visione tecno-ottimistica

Sia la 5G che la 6G rappresentano un salto tecnologico volto ad aumentare l'iperconnessione globale, non solo tra le persone, ma anche con gli oggetti circostanti.

Queste reti consentiranno di realizzare innovazioni tecnologiche che ci permetteranno di vivere in modo più profondo la nostra vita online: potremo, ad esempio, trasmettere il tatto, le rappresentazioni del nostro corpo attraverso l'olografia o persino gli impulsi del nostro cervello. E renderanno possibile l'interconnessione di quasi tutto ciò che ci circonda.

L'obiettivo: rendere più efficienti le nostre industrie, l'agricoltura, la produzione di energia, la logistica e i trasporti, semplificare la vita nelle nostre case e aprire nuovi modelli di business.

Nell'immaginario più tecno-ottimista si parla dell'effetto positivo che l'iperconnessione avrà, con la digitalizzazione e l'intelligenza artificiale, nella ricerca di soluzioni (tecnologiche) alle molteplici crisi ambientali che stiamo vivendo, soprattutto per un uso più efficiente delle risorse.

Il costo ambientale dell'iperconnessione

Ma a questa visione tecno-ottimistica manca qualcosa. Se pensiamo all'iperconnessione e alla crescita esponenziale della trasmissione e dell'elaborazione dei dati che questa visione promuove, è difficile capire l'impatto materiale che comporta.

Da un lato, l'impatto a diverse scale geografiche (lontano dai punti in cui queste tecnologie vengono implementate e ne beneficiano) e dall'altro a diverse temporalità (ad esempio, le generazioni future).

La questione dell'energia e delle emissioni è centrale in questo senso. La crescente implementazione di nuove tecnologie va di pari passo con l'aumento del consumo totale di energia.

In un contesto di emergenza climatica e di crisi energetica

È urgente prendere in considerazione il consumo di energia necessario per mantenere in funzione le infrastrutture delle reti di telecomunicazione e dei centri dati e per servire un consumo sempre più esasperato. Ciò è ancora più importante in un contesto dell’attuale emergenza climatica, quando siamo immersi in un mercato energetico convulso e con una geopolitica energetica sempre più conflittuale.

Nel settore tecnologico si confida nel fatto che le nuove tecniche di efficienza energetica ridurranno i consumi anche se la domanda aumenta. Resta da vedere se queste tecniche saranno in grado di compensare l'aumento previsto della domanda.

Ma l'impatto non è solo una questione di energia o di emissioni dirette di gas serra. Più antenne, più cellulari, più interfacce significano più domanda di terre rare e minerali, e più rifiuti.

Saranno necessarie sempre più stazioni di base, più antenne e più apparecchiature per l’elaborazione dei dati. Inoltre, le applicazioni che guidano lo sviluppo di queste tecnologie promuovono l'acquisizione di nuovi dispositivi per gli utenti, come telefoni cellulari compatibili con le nuove generazioni di rete, occhiali per la realtà virtuale, interfacce cervello-macchina ed estensioni aptiche o tattili, tra le altre cose.

La produzione di tutte queste nuove infrastrutture implica una maggiore pressione sull'estrazione di materiali, comprese le terre rare e altri minerali, più produzione, più trasporto e più rifiuti per i quali il riciclaggio è complicato. Oltre alle conseguenze geopolitiche, ai conflitti locali e all'iniqua distribuzione della ricchezza e dei costi che ciò comporta.

Il necessario dibattito democratico

Di fronte alla fragile situazione socio-ecologica globale, sul punto di superare o aver già superato alcuni dei limiti planetari, dobbiamo ripensare criticamente alla necessità di una crescita illimitata del consumo di dati.

Possiamo, come società, pensare a delle alternative alla richiesta di maggiore connettività (digitale) e velocità (dei dati)? Forse possiamo iniziare a colmare il divario digitale, senza creare nuove esigenze di consumo e velocità sempre maggiori.

È chiaro che ciò richiede un dibattito democratico che non sia dominato dalle imposizioni del mercato. Allo stesso tempo, in contrasto con i discorsi più tecno-ottimistici, è necessario valutare l'impatto delle soluzioni tecnologiche incentrate sulla mitigazione delle crisi ambientali, tenendo conto dell'aumento della domanda di dati e della necessità di attrezzature e nuove infrastrutture digitali necessarie per la loro implementazione.

Dobbiamo iniziare a considerare le apparecchiature e le infrastrutture digitali come un bene scarso, con importanti implicazioni materiali ed energetiche.

Per alleviare la crescente pressione sull'estrazione, la produzione e la distribuzione di materiali e attrezzature, nonché la gestione dei rifiuti tecnologici, dobbiamo ridurre l'obsolescenza programmata, aumentare la modularità e l'estensibilità dell'hardware, nonché la progettazione a prova di futuro.

Questi cambiamenti di direzione non sono solo tecnologiche, ma implicano interventi politici e sociali. È importante democratizzare i dibattiti sulla digitalizzazione, e in particolare sulle 5G/6G, per evitare che lo sviluppo tecnologico sia dettato solo da logiche di mercato.

È compito della società civile, del mondo accademico e dei cittadini in generale immaginare altri futuri possibili che non implichino l'imperativo della crescita illimitata del consumo digitale.

Vedi, Redes 5G y 6G: Las implicaciones sociales y ambientales de la hiperconectividad que se avecina

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I commenti dai nostri lettori (1)

Margaret Henderson 15.11.2022 I also had not realised that the upgrading of 5G and 6G networks will lead to an increase in total energy consumption and in the use of rare resources. I for one am so convinced by the article that I don’t think that upstanding ought to go ahead …. but realise that the voices of businesses are very powerful and there will be little chance of getting them to consider that they are adding to the climate crisis. Very sad.