Giustizia, Pace, Integrità del Creato
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Una buona notizia per il Sud Sudan

Yambio 18.09.2016 Bill Firman Tradotto da: Original

Il Sud Sudan, l'ultima nata tra le nazioni del mondo, è oggi la tragica icona di quello che sembra essere per l'Africa un destino crudele e inevitabile: povertà, malattie, guerre tribali, sfruttamento da parte dei paesi ricchi, Cina ed Europa insieme. La speranza nata con l'indipendenza dal Nord Sudan, arabo e musulmano, dopo decine d'anni di guerra condotta dalle tribù nere del Sud, ricche di tradizioni proprie, imbevute ormai da una lunga evangelizzazione, sembra morta e sepolta. Eppure, c'è chi parla di "Una buona notizia". Ripensare la storia con gli occhi posti sul presente può far rivivere l'ottimismo.

Torniamo indietro di qualche secolo o, addirittura in alcuni casi, di pochi decenni. L'Italia non era un paese unico, ma un insieme di stati indipendenti e in guerra fra loro; gli Stati Uniti vivevano una guerra civile in cui la schiavitù dei neri giocava un ruolo significativo; la Francia viveva una rivoluzione sanguinosa che contrapponeva il popolo all'aristocrazia; il Sud Africa era governato da segregazioni razziali; la pace tra protestanti e cattolici in Irlanda del Nord sembrava un obiettivo irraggiungibile; e la lista potrebbe continuare. Il Sud Sudan è un paese giovane, uno dei meno istruiti, con servizi sanitari miserabili e standard di vita tra i più bassi del mondo. Ha vissuto anni di conflitto e di divisione; ma c'è una speranza. Anche gli altri paesi si sono formati attraverso arruffati conflitti e divisioni etniche. Perché non il Sud Sudan? La speranza scaturisce dalla generazione futura di cittadini che dobbiamo di fare in modo che siano più istruiti.

Al momento, sto visitando il nostro Centro Solidarity Teacher Training (STTC) a Yambio, al Sud del paese. Questo posto è davvero una buona notizia! Gli 111 allievi stanno studiando per essere insegnanti di scuola elementare. Iniziano la giornata con un incontro gioioso di preghiera per la pace. C'è un vero e proprio mix di etnie qui. Ci sono studenti provenienti da 14 diversi gruppi, tra loro 20 Dinka, 20 Zande, 8 Nuer, 12 Lango, 5 Balanda e 33 dalla regione Monti Nuba (21 dei quali sono Tira). Gli insegnanti sono pure originari di diversi paesi e congregazioni. Ci sono due sorelle irlandesi, membri di due diverse congregazioni, e pure due degli Stati Uniti.

C'è anche un signore, volontario laico degli Stati Uniti. Ci sono tre religiosi provenienti da tre diverse congregazioni - uno della Nigeria, uno del Ghana e uno dell'Uganda. La direttrice, Sr. Margaret Scott, è della Nuova Zelanda. Un'altra suora, di un'altra comunità, viene dall' India. Io, che sono in visita, appartengo a una quarta e diversa congregazione di fratelli e, sì, pure di un altro Paese, l'Australia. Ci può essere l'unità con una tale diversità?

Edmund Burke scrisse: "L'esempio è la scuola del genere umano: si imparerà l'uno dall'altro?" Ma allora che stanno imparando qui questi futuri insegnanti? Ecco alcune testimonianze dei membri della classe che si laurea alla fine di quest'anno. Io credo che il nostro STTC sta creando davvero una buona notizia.

"Sarò contento di lavorare a STTC di Yambio perché mi piace il modo in cui le persone vivono la solidarietà tra loro, in pace come fratelli e sorelle", dice Paul Osman.

"Ho acquisito conoscenze e competenze su come gestire i bambini quando sarò io stesso un maestro. Ho anche ritrovato la fiducia in me stesso in qualsiasi cosa stia facendo" (Bashir Juma)

'Ho imparato come conservare la pace all'interno della comunità in cui si vive, vedendo l'esempio del personale di Solidarity. Sono sempre contgenti e amano tutti gli studenti" (Kujiha Kawo)

"Qui tutto gira intorno alle persone. Le mie esperienze più preziose non sono accademicche. Tutto è in funzione delle persone - capacitazione professionale, rispetto, autostima e empatia" (Gabriel Nyany)

Sì, è tutto è centrato sulle persone, molte delle quali hanno sofferto così tanto nel loro paese. Le persone devono arrivare a considerarsi tutte insieme come Sud Sudanesi piuttosto che come rivali etnici o concorrenti. Altri studenti dalla classe ormai vicino alla laurea hanno scritto:

"Il mio è un paese devastato dalla guerra e la gente pensa che non c'è speranza, ma quando sono arrivato a Solidarity, mi sono incontrato con persone provenienti da molte tribù e nazionalità e abbiamo vissuto in pace e armonia".

"Questo è uno dei più grandi risultati che ho raggiunto in Solidarity. Ho imparato i diversi approcci della didattica e le qualità di un buon insegnante" (John Gor)

"Tutti quanti in Solidarity vivono sempre insieme in pace e armonia, amando le persone ed essendo agenti di cambiamento. Ecco perché voglio unirmi a Solidarity, per essere io pure l'agente di cambiamento nel paese" (Ngaluku)

I nostri laureati di STTC saranno agenti di un cambiamento per il meglio. L'esempio vivente degli insegnanti di Solidarity, non solo il loro impartire conoscenze e competenze, sta portando una buona notizia al Sud Sudan.

Fonte in  inglese: http://www.solidarityssudan.org/there-is-good-new-in-south-sudan/

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