Giustizia, Pace, Integrità del Creato
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America centrale, terra fertile per il traffico di persone

San Salvador, (IPS) 06.11.2019 Edgardo Ayala Tradotto da: Jpic-jp.org

In America Centrale, per la forte presenza di bande, origine e transito di migranti irregolari verso gli Stati Uniti, la tratta di persone ha messo radici. E’ il terzo crimine più redditizio al mondo. Il fenomeno nella regione, in particolare in Guatemala, Honduras ed El Salvador, è presente da decenni e richiederebbe uno sforzo congiunto da parte degli Stati per eliminare le bande criminali dedite alla tratta e offrire programmi di sostegno alle vittime.

Il fenomeno "ha avuto maggiore visibilità negli ultimi anni, ma non sono stati compiuti sufficienti progressi nell'attenzione diretta alle vittime", afferma la religiosa cattolica Carmela Jibaja, della Rete Ramá contro la Tratta di Persone. Questa organizzazione centroamericana fa parte della rete internazionale Talita Kum, con sede a Roma, che a sua volta integra 58 gruppi che combattono la tratta di persone in tutto il mondo. "I casi più gravi (della tratta) si verificano alle frontiere - afferma Carmela Jibaja – per come El Salvador tratta ai migranti", e anche nei centri turistici.

Lo scopo più importante della tratta nella regione è lo sfruttamento sessuale e ha le donne come vittime. Su questo è d’accordo anche Carlos Morán, funzionario della sicurezza dell'Interpol e membro dell'Unità per la criminalità informatica della polizia dell'Honduras. "Sappiamo che El Salvador, Honduras e Guatemala sono paesi con un intenso movimento di persone che viaggiano in modo irregolare e questo li mette a rischio di essere trafficati". Lo ha sostenuto durante il "Seminario regionale sulle tecniche di indagine e la protezione delle vittime della tratta di persone" (El San Salvador, 4-8 novembre), che ha riunito funzionari dei ministeri pubblici, agenti di polizia, operatori della giustizia ed esperti di Guatemala, El Salvador e Honduras, i paesi del cosiddetto Triangolo Nord dell'America centrale. L'obiettivo era rafforzare le capacità e le buone pratiche nelle indagini sul crimine della tratta, soprattutto quando si verifica a livello transnazionale.

Nei paesi del Triangolo Nord, i governi si sono impegnati a sviluppare programmi di assistenza alle vittime, ma in maniera insufficiente, e le organizzazioni della società civile hanno dovuto raccogliere la sfida. "Il problema è grave, perché affrontiamo reti criminali con molta forza economica e politica e le vittime non sono protette", né esistono sufficienti programmi di reinserimento, spiega Mirna Argueta, direttrice dell'Associazione per l'autodeterminazione delle donne salvadoregne, AS Mujeres (Associazione salvadoregna donne). Argueta è anche coordinatrice in El Salvador dell'Osservatorio latinoamericano sulla tratta e il traffico di persone, che riunisce 15 paesi.

AS Mujeres lavora con le vittime della tratta dal 1996, offrendo loro supporto psicologico e medico ed è un importante alleato dell'Ufficio del procuratore generale nel lavoro di protezione delle vittime, collabora con la polizia e i pubblici ministeri quando è necessario trasferire le vittime di da un luogo a un altro, specialmente quando sono ancora in corso procedimenti giudiziari contro le reti criminali organizzate. In passato ha offerto rifugio alle donne vittime, ma ora questo è un impegno del tribunale giudiziario.

Il programma di AS Mujeres comprende, oltre all'assistenza psicologica, la parte medica che incorpora tecniche come il biomagnetismo e la rivitalizzazione del corpo attraverso il massaggio e l'aromaterapia. "L'esperienza ci ha dimostrato che con la combinazione di queste tre tecniche il recupero è più efficace, la cura è più completa", afferma Argueta. Da quando è iniziato nel 1996, il programma ha assistito circa 600 donne vittime della tratta.

AS Mujeres gestisce anche una rete di auto-cura. "Quando la vittima ha superato le diverse fasi, si integra in gruppo con altre donne, può condividere così la sua esperienza, rendendola meno dolorosa e questo la aiuta a reintegrarsi", afferma Argueta. Molte vittime credono di essere già "rovinate", svalutate e "si danno alla prostituzione".

Il programma può durare da sei mesi a due anni e mezzo, a seconda della complessità del caso, perché ci sono donne con problemi acuti di depressione, pensieri suicidi e manie di persecuzione.

Secondo i dati dell'ufficio dell’ONU in Honduras, rilasciati il passato luglio, l'80% delle vittime della tratta di persone in America centrale sono donne e ragazze. In El Salvador, il 90% dei casi si verifica a causa di sfruttamento sessuale, secondo i dati presentati durante il forum. Durante quest'anno, sono stati segnalati dagli organi di polizia 800 casi di vittime ancora aperti. Sono stati rilevati anche altri tipi di traffico, come lo sfruttamento del lavoro e l'accattonaggio.

In Guatemala, nel 2018 il Ministero pubblico ha rilevato 478 possibili vittime della tratta, il 4% in più rispetto all'anno precedente. Le denunce sono state 276, con un aumento pure del 4%. I bambini e gli adolescenti sono le fasce di età più vulnerabili alla tratta: sono stati rilevati possibili casi di 132 bambini e adolescenti, il 28% del totale. I riscattati sono stati 111.

Si trattava di casi d’adozione irregolare, sfruttamento del lavoro, matrimonio forzato, accattonaggio forzato, sfruttamento sessuale. Il più nascosto, secondo l'accusa, è il caso del reclutamento di minori per la criminalità organizzata. E’ una modalità relativamente nuova, in cui sono coinvolte le bande, responsabili dell'ondata criminale che vivono i tre paesi del Triangolo Nord. Le bande si sono trasformate in gruppi criminali organizzati, con tentacoli nel commercio illecito della droga, con estorsioni, “sicariato” (Omicidi dietro pagamento) e adesso traffico di persone.

In El Salvador, è comune, nei quartieri e nei villaggi controllati da bande, sentire di ragazze "richieste" da un capo banda o da un altro membro del clan a fini sessuali; i famigliari devono accedere perché sanno di essere uccisi se non lo fanno. Non solo. I membri della banda spesso costringono le loro vittime a fornire servizi sessuali a sconosciuti dietro pagamento, ampliando così gli spazi della tratta.

Il Consiglio nazionale, che riunisce tutte le istanze statali contro la tratta di persone, afferma che nel 2018 ci sono state 46 vittime confermate, 43 indagini di polizia e 38 procedimenti giudiziari. Da questi processi, sono uscite quattro condanne e due assoluzioni, il resto dei casi è ancora nei tribunali, secondo il Rapporto di lavoro del Consiglio del 2018.

L'assistenza alle vittime consiste in programmi di piccola impresa, misure di riparazione per famiglie di ragazze e adolescenti, rifugi specializzati. Sono state anche coordinate per azioni di risposta immediata per l'assistenza alle vittime, sia nazionali che straniere.

El Salvador, insieme a Belize, Costa Rica, Guatemala, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama e Repubblica Dominicana, fa parte della Coalizione regionale contro la tratta di persone e il traffico di migranti.

Anche in Honduras esiste il sostegno economico al reinserimento, con la consegna di fondi di base per aprire attività di piccole gioiellerie, afferma Morán, l’agente dell'Interpol. In questo paese, sono 337 le persone soccorse nel 2018 e per quello che va del 2019, di cui 13 localizzate in Belize e Guatemala, secondo un rapporto della Commissione inter istituzionale contro lo sfruttamento sessuale e la tratta di persone.

Vedi il testo originale, América Central es tierra fecunda para la trata de personas

Edizione: Estrella Gutiérrez

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I commenti dai nostri lettori (1)

Martin Herrera 02.12.2019 Gracias por su trabajo, su tiempo y caridad para con éstas personas y por la información que dan a conocer. Por mi parte solo ofrezco mis oraciones, es poco, pero desde el corazón.