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Filippine: un miliardo di bambù contro il cambiamento climatico

VIVAT International 22.12.2021 Benigno B. Beltran, Svd Tradotto da: Jpic-jp.org

In risposta all'appello di Papa Francesco sulla cura della nostra casa comune e in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, la provincia centrale delle Filippine della congregazione SVD si sta impegnando a piantare 100.000 bambù nel 2022. Pensano anche ad un altro obiettivo ambizioso: piantare un miliardo di bambù entro il 2030, collaborando con le parrocchie e le diocesi delle chiese nelle Filippine.

Perché il bambù?

La prima ragione è il cambiamento climatico. Il bambù assorbe 35% di anidride carbonica in più rispetto ad ogni altro albero. Un ettaro di bambù assorbe 12 tonnellate di anidride carbonica all'anno. In secondo luogo, il bambù previene l'erosione e le inondazioni. Una pianta di bambù assorbe 30.000 litri d’acqua all'anno. Terzo, il bambù è utile nella vita diaria; lavorato il bambù può essere usato per le impalcature o come materiale da costruzione.

Il governo stima che, piantando un miliardo di bambù, si potrebbe ottenere un reddito annuo di 15 miliardi di dollari. Ed è una stima prudente. Pensiamo che si potrebbero raggiungere fino a 25 miliardi di dollari all'anno se si mettono le fabbriche giuste nel posto giusto e si promuove una massiccia produzione di bambù.

Il rappresentante del Programma dell’ONU per lo Sviluppo (UNDP), Silver Ramachandran, ha recentemente visitato il Segretario del Dipartimento per l'Ambiente e le Risorse Naturali, Roy Simatu. Questi ha chiesto aiuto per creare semenzai di bambù, fattorie famigliari di bambù e vivai di piantine di bambù in ciascuna delle municipalità delle Filippine. Si spera poterlo fare: piantare un miliardo di bambù, assorbire tonnellate di anidride carbonica, dare lavoro a molte persone e prevenire l'erosione e le inondazioni, che già hanno causato danni alle proprietà e persino alla vita delle persone.

Invitiamo tutti ad unirsi a noi qui nelle Filippine e in tutto il mondo. Stiamo dialogando con il Global Climate Action Project perché ci prepari un'app con una funzione di geo tagging per monitorare il numero di piantine di bambù piantate. Dopo che i nostri dati siano aggregati, si potrà vederli in Google Maps. Ringraziamo l'UNDP per il suo aiuto e invitiamo tutti a fare qualcosa contro il cambiamento climatico per proteggere il nostro pianeta.

Abbiamo fatto gli auguri di buon lavoro ai rappresentanti e delegati della COP26 di Glasgow perché speravamo che facessero la differenza, per evitare che il cambiamento climatico diventi irreversibile. Non abbiamo scelte altro che prenderci cura dell’unico pianeta che abbiamo per le generazioni future e per noi stessi.

L'anno 2030 è la scadenza che gli scienziati ci stanno indicando. Dobbiamo mantenere il riscaldamento globale a 1,5°C; altrimenti, il cambiamento climatico diventerà irreversibile. Il bambù aiuta a mitigare i cambiamenti climatici, previene l'erosione e le inondazioni e aumenta il profitto economico e il benessere delle persone, specialmente dei poveri.

Piantare un miliardo di piantine di bambù entro il 2030

Piantare un miliardo di piantine di bambù non è un sogno irrealizzabile. Nelle Filippine, siamo responsabili solo del 2% dei gas serra, ma siamo i primi ad essere colpiti dai super tifoni. Penso quindi che la volontà di fare qualcosa ci sia.  In secondo luogo, il governo vuole che in ogni villaggio ci sia un vivaio di bambù. C'è una legge chiamata The Philippine Bamboo Industrial Development Act secondo cui il governo finanzia i vivai di bambù e sostiene la creazione di fabbriche per produrre bambù ad uso commerciale. Infine, il disboscamento è già fuorilegge nel Paese ed è vietato tagliare un albero senza il permesso del Dipartimento dell'Ambiente e delle Risorse Naturali. Ci siamo quindi decisi a fare qualcosa.

La Provincia dei SVD si è impegnata, durante il Capitolo Provinciale, a piantare 100.000 bambù in questo 2022. Il governatore della zona è stato da noi e ci promesso il suo aiuto. C'è anche un'altra legge. Gli studenti delle elementari, delle scuole superiori e delle università non possono ricevere il loro rispettivo titolo se non piantano almeno dieci alberi ciascuno. Tutto va quindi nel verso giusto perché ci sono 28 milioni di ragazzi nelle scuole elementari. Senza pensare agli altri livelli scolastici. Si può legittimamente pensare che il progetto è fattibile. Magari non ci riusciremo, ma non è un sogno impossibile piantare un miliardo di bambù nelle Filippine.

Assorbire tonnellate di gas serra, prevenire l'erosione e le inondazioni, evitare la perdita di vite umane e di proprietà, e dare lavoro a migliaia di persone è possibile farlo anche perché il governo si sta già mobilitando. Abbiamo solo bisogno d’aiuto da parte dei paesi sviluppati che sono responsabili della maggior parte dei gas serra che sta facendo soffrire i paesi poveri, specialmente le Filippine.

Anche, le chiese si stanno mobilitando. Lasciamo ai seminaristi di Mindanao, a Cagayan De Oro, del Seminario San Giovanni Vianney, di animare i vescovi e ci riusciranno. L'arcivescovo emerito Antonio Ledesma, SJ, ha assicurato che avrebbe parlato con tutti i vescovi in modo che l'intera diocesi di Mindanao, e tutte le diocesi, appoggino il progetto del bambù.

Il Global Climate Action Project ci ha assicurato l'app. I ragazzi potranno scaricarlo sui loro telefoni cellulari, inquadrare le piantine prima di piantarle e poi al momento di farlo. Potranno monitorare la crescita delle piante, controllare se attecchiscono e vedere come sono dopo un anno.

Il Global Climate Action Project domanda alle persone di tutto il mondo di sponsorizzare una piantina con cinque dollari. Noi ci prenderemo cura di piantarla e lo faremo. Dopo un anno, ciascuno potrà controllare se la propria pianta ha attecchito. Non fosse così, ci impegniamo a piantarne un’altra, sempre a nome dello stesso donatore.

Abbiamo grandi speranze che con la Chiesa, il governo, il mondo delle imprese, le università e i college, avremo presto i nostri vivai di bambù. C’è terra inutilizzata nelle Filippine, soprattutto sulle montagna, ma li è dove il bambù cresce bene. Ci sono tra due o tre milioni di ettari di terre ancestrali e c’è una legge per cui a tutti i popoli indigeni, e ad ogni tribù, viene assicurato un appezzamento di terra. Stiamo in dialogo con i Dumagats, per esempio, che hanno 19.000 ettari di terra inutilizzati. Anche a Montalban, vicino a Manila, ci 30.000 ettari disponibili. Supponiamo solo di poter piantare bambù su tutti quegli ettari!

Vedi Philippines: One Billion Bamboo for Climate Change

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I commenti dai nostri lettori (1)

Amar Lama 01.07.2023 My name is Amar Lama, Founder CEO of BamBhu Innovation, USA. I am so happy to see your 1 billion bamboos initiatives. BamBhu Innovation is also launching one billion bamboos project with intent to set up carbon farming, manufacturing factories in South Asia, Africa, Mexico and Central America. I would like to talk to your President or CEO. I live in Atlanta, USA and my phone no is +1 (404) 491-7940. Amar Lama