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L’Africa perde miliardi ogni anno a causa della fuga illegale di capitali

Comboni Missionaries Newsletter 08.10.2020 Comboni Missionaries Team Tradotto da: Jpic-jp.org

I flussi finanziari illeciti (IFF) sono movimenti di denaro e di beni transfrontalieri che, secondo il report intitolato "Affrontare i flussi finanziari illeciti per lo sviluppo sostenibile in Africa", sono illegali nella fonte, nel trasferimento o nell'uso (Traduzione dall’inglese di Andrea Lanari).

Il report mostra che questi deflussi sono quasi quanto l’ammontare degli afflussi annuali totali inerenti ai fondi pubblici allo sviluppo, valutati a 48 miliardi di dollari, e gli investimenti diretti esteri annuali, fissati a 54 miliardi di dollari, ricevuti in media dal 2013 al 2015 dai paesi africani.

"I flussi finanziari illeciti privano l'Africa e la sua gente del loro futuro, minando la trasparenza e la responsabilità ed erodono la fiducia nelle istituzioni africane", afferma il Segretario generale dell'UNCTAD Mukhisa Kituyi.

Questi deflussi includono: la fuga illecita di capitali, delle pratiche fiscali e commerciali come falso in fatturazione di spedizioni commerciali, e le attività criminali come il mercato nero, la corruzione o il furto.

Dal 2000 al 2015, la fuga illecita di capitali dall'Africa è stata di 836 miliardi di dollari. Se si considera il debito estero totale dell'Africa, che è di 770 miliardi di dollari nel 2018, l'Africa diventa un "creditore netto per il mondo", afferma il report.

Gli IFF relativi all'esportazione di materie prime estrattive (40 miliardi di dollari nel 2015) sono la componente principale della fuga illecita di capitali dall'Africa. Sebbene le stime degli IFF siano ampie, probabilmente sottovalutano il problema e il suo impatto.

Il report mostra che frenando la fuga illecita di capitali, si potrebbero generare capitali sufficienti per finanziare, entro il 2030, quasi il 50% dei 2,4 trilioni di dollari necessari ai paesi dell'Africa subsahariana per l'adattamento e la mitigazione dei cambiamenti climatici.

L'analisi della relazione dimostra anche che gli IFF in Africa non sono endemici di paesi specifici, ma piuttosto di alcune materie prime di alto valore e di basso peso. Dei 40 miliardi di dollari stimati, derivati dalle materie prime estrattive nel 2015, il 77% si è concentrato nella catena di approvvigionamento dell'oro, seguito dai diamanti (12%) e dal platino (6 %).

Secondo la relazione, specifiche limitazioni nel reperire i dati hanno influito negli sforzi per stimare gli IFF. Solo 45 dei 53 paesi africani forniscono dati al database delle statistiche sul commercio internazionale delle Nazioni Unite (UN Comtrade - pseudonimo per il database delle statistiche sul commercio internazionale dell’ONU) in modo continuo, il che consentirebbe il confronto nel tempo delle statistiche sul commercio.

Il report sottolinea l'importanza di raccogliere più e migliori dati commerciali per rilevare i rischi legati agli IFF, aumentare la trasparenza nelle attività delle industrie estrattive e la riscossione delle tasse. I paesi africani devono inoltre stipulare uno scambio automatico di accordi sulle informazioni fiscali per affrontare efficacemente gli IFF.

Sebbene gli IFF siano un grave vincolo per la mobilitazione interna delle risorse in Africa, i governi africani non si sono ancora sufficientemente impegnati nella riforma del sistema fiscale internazionale.

Le entrate fiscali perse a causa degli IFF sono, per l'Africa, particolarmente costose, dove gli investimenti pubblici e la spesa per gli Obbiettivi di sviluppo sostenibile sono più carenti. Nel 2014, l'Africa ha perso circa 9,6 miliardi di dollari a causa dei paradisi fiscali, pari al 2,5% del gettito fiscale totale.

L'evasione fiscale è al centro del sistema ombra finanziario globale. Gli IFF commerciali sono spesso collegati a strategie di elusione o evasione fiscale, progettate per spostare i profitti in giurisdizioni a bassa tassazione.

A causa della mancanza di regole interne sui prezzi di trasferimento, nella maggior parte dei paesi africani, le autorità giudiziarie locali non hanno gli strumenti per contrastare l'evasione fiscale da parte delle imprese multinazionali.

Vedi: Africa: Losing Billions Annually to Illegal Capital Flight

Vedi anche: La fuga di capitali che devasta e impoverisce l’Africa e Sono oltre 1900 miliardi di USD esportati illecitamente dall'Africa

Foto. Secondo il rapporto 2020 sullo sviluppo economico dell'UNCTAD, ogni anno si stima che 88,6 miliardi di dollari, pari al 3,7 per cento del PIL africano, lasci il continente come fuga di capitali illeciti.

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I commenti dai nostri lettori (1)

Margaret Handerson 26.11.2020 Again very shocking and depressing. It’s hard to imagine how to stop this illegal flow of capital from Africa and put it to much better developmental use.