Giustizia, Pace, Integrità del Creato
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La chiesa non si lascia comprare

25.04.2015 Iglesias y Minería

Iglesia y Minería è una rete latinoamericana di comunità cristiane, di religiose e religiosi che, da quando si è formata due anni fa', cerca di contrarrestare con l'appoggio di vari vescovi, della Rete Ecclesiale Panamazzionica (REPAM), del dipartimento di Giustizia e Pace della Conferenza Episcopale Latinoamericana (CELAM) e del Consiglio Latinoamericano delle Cliese (CLAI) le conseguenze dell'industria mineraria. Ha appena scritto una Lettera aperta sulla seduzione delle aziende minerarie.

Conosciamo da vicino la sofferenza di molte comunità e popoli tradizionali, oltre alle violazioni ai diritti ambientali e delle generazioni future provocate dalle grandi iniziative minerarie in espansione nel nostro continente. Si tratta di operazioni commerciali che sono in violazione del Convegno Americano sui Diritti Umani e i principi dell'ONU sulle aziende multinazionali e i diritti umani. Vari vescovi e alcune conferenze episcopali, in molte opportunità si sono pronunciati per appoggiare le comunità colpite e hanno denunciato i conflitti causati dalle aziende minerarie, molte volte con l’avallo degli Stati nazionali1.

L’azione pastorale delle chiese, che accompagnano le comunità anche con le loro posizioni ufficiali, è stata efficace per dimostrare la contraddizione del modello economico estrattivista e i suoi danni alla vita umana e al Pianeta. Allo stesso modo, ha contribuito a rinforzare i popoli nelle loro lotte e resistenze, oltre a permettere la costruzione di alternative.

La più grandi multinazionali minerarie stanno cercando di organizzare delle strategie per opporsi a questa azione e a queste denuncie. Anche aumentando la loro presenza nei territori e accanto alle comunità, le aziende non sono riuscite a sedurre i leader e gli abitanti più coscienti, organizzati in molti casi intorno alle comunità cristiane.

Si è passato allora ad un’avvicinamento istituzionale: gli alti dirigenti e i maggiori azionisti di varie aziende minerarie hanno richiesto una giornata di “ritiro” in Vaticano (nel mese di ottobre 2013) e un giorno di riflessione a Canterbury, per avvicinarsi alla Chiesa Anglicana (nell’ottobre del 2014).

Anche in questi casi, nonostante che siano state ascoltate in un clima di apertura al dialogo, non sono riuscite a cooptare le chiese e a ottenere la benedizione delle loro operazioni, dato che le aziende minerarie evidentemente pretendono di soddisfare interessi economico-finanziari e, che, nella maggioranza dei casi, le loro dichiarazioni formali non corrispondono alla pratica effettiva di ascolto e rispetto delle comunità locali.

La terza iniziativa di seduzione è stata lanciata recentemente. Vogliamo farla conoscere, insieme al nostro più profondo ripudio.

La cosidetta “industria mineraria in alleanza” - “Mining in Partership” in inglese e “Mineração em Parceria” in porgoghese - propone di “aiutare i seminari teologici di varie parti del mondo per dotare meglio i pastori e i leader ecclesiastici, per servire le comunità colpite dai progetti minerari”. Esemplifica i benefici che tale iniziativa porterà sia alle aziende, sia alle chiese. Propone che le chiese “pensino teologicamente, eticamente e liturgicamente sull’industria mineraria, a livello locale e internazionale”.

Su questa iniziativa, vogliamo esprimere la nostra posizione:

  • Ripudiamo l’invito a che la chiesa si allei con le aziende minerarie. Rileggendo il documento redatto durante il “ritiro” in Vaticano, risulta ancora più chiaro cosa le aziende intendono con questa alleanza: la loro domanda é "Come l'industria mineraria possa dare una migliore impressione"; un imprenditore dichiara che la sua aspettativa è che "un leader di opinione della statura della Chiesa Cattolica (...) aiuti a informare la popolazione a livello globale sui progressi significativi che sono stati fatti nel settore dell'industria mineraria".
  • Non è il ruolo delle chiese convincere i propri fedeli sulla bontà di un’attività imprenditoriale. È anche assurdo solo pensare che spetti alla chiesa "servire alle comunità interessate dai progetti minerari". La chiesa (cf. GS1) assume i drammi, le speranze e le rivendicazioni dei più poveri e delle vittime di un’economia che tende a escludere un numero sempre maggiore di persone (EG53) e che sta pregiudicando definitivamente l’equilibrio della Creazione. Il dovere delle aziende, sottoposte al controllo dello Stato, è ottenere il consenso previo delle comunità prima di implementare un'attività imprenditoriale, garantendo condizioni adeguate per il suo svolgimento, evitare danni sociali e ambientali, pagare le tasse allo Stato per le sue politiche sociali e multe per ogni violazione causata. È facendo questo, e non suggerendo un altro tipo di finanziamento o alleanza, che otterranno il nostro riconoscimento come attori responsabili.
  • Riconosciamo l’importanza del dialogo tra le comunità cristiane e le aziende minerarie. Stiamo cercando quotidianamente questo dialogo (molte volte invano) nei più diversi contesti locali di conflitto, in cui le comunità denunciano violazioni concrete e presentano rivendicazioni specifiche. È lì che deve cominciare il dialogo; lì si misura il reale atteggiamento delle aziende con le comunità. Gli agenti pastorali non hanno bisogno della formazione delle aziende minerarie per esercitare con competenza la mediazione in questo dialogo.
  • Finanziare iniziative in congiunto con i seminari teologici ci sembra una strategia per cooptare la chiesa, usarla a beneficio degli interessi delle aziende minerarie e dividerla, indebolendo il suo ruolo di “avvocata della giustizia e di difenditrice dei poveri” (Papa Francesco - Discorso alle comunità di Rio de Janeiro, Luglio 2013). Le aziende, invece di destinare denaro per riparare tutti i danni denunciati dalle comunità, investono in progetti di propaganda o in attività che puntano ad appoggiare economicamente i leader dei movimenti sociali, sindacali o pastorali, con l'obiettivo evidente di ridurre la critica non attraverso il cambiamento, ma attraverso il cammino della cooptazione di chi l’ha lanciata.

Invitiamo quindi il Pontificio Consiglio per la Giustizia e la Pace, le Conferenze Episcopali, le chiese sorelle riformate, i teologi e le teologhe, le organizzazioni cristiane impegnate nella difesa delle comunità vittime delle violazioni dei diritti socioambientali e le persone di buona volontà a manifestare con noi il loro ripudio per un’altra iniziativa di cooptazione da parte delle grandi aziende minerarie.

Continueremo umilmente e persistentemente il nostro accompagnamento alle comunità: è in loro e per loro, sempre più consapevoli, protagoniste e impegnate nella difesa dei loro territori, che si sta costruendo il Regno di Dio.

Firman

Ação Franciscana de Ecologia e Solidariedade - AFES -
Agenda Latinoamericana Mundial
Amerindia Colombia y Continental
Associação Ecumênica de Teólogos/as do Terceiro Mundo – ASETT -
Associação Madre Cabrini, Irmãs Missionárias do Sagrado Coração de Jesus – Brasile
Asociación Menonita para Justicia, Paz y Acción Noviolenta -JUSTAPAZ-
Caritas de El Salvador, El Salvador
Caritas Jaén, Perù
Centro de Ecología y Pueblos Andinos -CEPA- Oruro Bolivia
Centro de Justicia y Equidad -CEJUE- Puno, Perù
Centro Franciscano de Defesa dos Direitos, Brasile
Coalición Ecuménica por el Cuidado de la Creación, Cile.
Consejo Latinoamericano de Iglesias - CLAI-
Consejo Mundial de Iglesias, Justicia Climática -CMI-
Conselho Indigenista Missionário -Brasile-
Coordinación Continental de Comunidades Eclesiales de Base
Comissão Verbita, JUPIC- Amazzonia.
Comitê em Defesa dos Territórios frente à Mineração, Brasile.
Comunidades Construyendo Paz en los Territorios - Fe y Política -Conpaz- Colombia.
Comisión Intereclesial Justicia y Paz -Colombia-
Comissão Pastoral da Terra -CPT- Brasile.
Comunidades de Vida Cristiana -CVX-
Comunidades Eclesiales de Base, Colectivo Sumaj Kausay, Cajamarca, Argentina.
Coordinación Continental de Comunidades Eclesiales de Base.
Coordinadora Nacional de Derechos Humanos, Perù.
CPT Diocese de Óbidos, Pará, Brasile.
Derechos Humanos Sin Fronteras, Perù.
Derechos Humanos y Medio Ambiente de Puno -DEHUMA-, Perù
Diálogo Intereclesial por la Paz en Colombia, DIPAZ, Colombia
Diocesis de Copiapó- Alto del Carmen - Cile
Diocese de Itabira- Fabriciano Minas Gerais, Brasile
Dirección Diocesana Cáritas de Choluteca, Honduras
Equipe de Articulação e Assessoria as Comunidades Negras do Vale do Ribeira, EAACONE, Brasile.
Equipo Investigación Ecoteología, Universidad Javeriana, Bogotá.
Equipo Nacional de Pastoral Aborigen, ENDEPA, Argentina.
Franciscans International.
Hermanas de la Misericordia de las Américas, Argentina.
Iglesia Evangélica Presbiteriana de Chigüinto, Cile.
Irmãos da Misericórdia das Américas Juventude Franciscana do Brasil – JUFRA-
JUPIC Claretianos San José del Sur Argentina, Cile, Paraguay e Uruguay
Justiça, Paz e Integridade da Criação Verbitas - JUPIC SVD - Província BRN
Mercy International Association at the UN
Mesa Ecoteológica Interreligiosa de Bogotá D.C. – MESETI -
Misioneros Claretianos Centro América y San José del Sur, Argentina
Misioneros Combonianos, Brasile ed Ecuador
Movimento dos Atingidos por Barragens no Vale do Ribeira -MOAB- Brasile.
Observatorio de Conflictos Mineros de América Latina -OCMAL-
Oficina de JPIC OFM, Roma.
Oficina de JPIC Sociedad Misionera San Columbano, Cile
Orden Franciscana Seglar, Uruguay
Organización de Familias de Pasta de Conchos, Messico
Pastoral de Cuidado de la Infancia, Bolivia
Pastoral Indígena, Ecuador
Pastoral Indigenista de Roraima -Brasile-
Pastoral Social Cáritas Oruro, Bolivia
Pastoral Social Diócesis de Duitama Sogamoso, Boyacá, Colombia
Pastoral Social Diócesis de Pasto, Nariño, Colombia
Radio el Progreso Yoro-ERIC- Honduras
Red de Educación Popular de América Latina y el Caribe de las Religiosas del Sagrado Corazón
Rede de Solidariedade Missionárias Servas do Espírito Santo, Brasile
Red Muqui, Perù
Red Regional Agua Desarrollo y Democracia, Piura, Perù
Secretariado Diocesano de Pastoral Social, Garzón Huila, Colombia
Servicio Internacional Cristiano de Solidaridad Oscar Romero -Sicsal-
Servicio Interfranciscano de Justicia, Paz y Ecología -SINFRAJUPE-, Brasile.
Servicio Internacional Cristiano de Solidaridad con América Latina, Oscar Romero, -SICSAL-
Servicios Koinonia
Vicaría de la Solidaridad, Oficina de Derechos Humanos, Jaén, Perù.
Vicariato Apostólico San Francisco Javier, Jaén, Perù.
Vivat International.

Per contattarci e conoscere le nostre proposte concrete: iglesiaymineria@gmail.com

[1] Observatorio de Conflictos Mineros en América Latina: archivio dei documenti recenti su questo argomento delle chiese del Canada, Brasile, Argentina, Perù e del CELAM: http://www.conflictosmineros.net/?Itemid=203

 

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