Giustizia, Pace, e Salvaguardia del Creato (GPIC) si rivolge alla scoraggiante realtà che stiamo oggi affrontando in questo mondo impoverito, maltrattato e ferito. Povertà, fame, violenza, degrado ambientale e riscaldamento globale, guerre imminenti per l’acqua, odierni conflitti nel nome del petrolio, lotte per la terra e il cibo… tutto questo è un richiamo alla necessità di cambiare.
La crisi è reale, ma la prima e ultima parola rimane la speranza: noi speriamo perché esistono realtà per cui vale la pena vivere e altre che donano, portano e sostengono la vita: amore, riconciliazione, compassione, giustizia, pace, solidarietà e guarigione. Abbiamo creato un mondo che è a rischio: se ascoltiamo il messaggio di Gesù, possiamo cambiare e vivere in un modo diverso e, invece di una cultura della violenza, avremo una cultura della pace.
In un mondo scosso dalle crisi, questa esposizione ricorda che la bellezza — naturale, artistica o cosmica — rimane una fonte di speranza. Come diceva Dostoevskij: « La bellezza [...]
Nell’umanesimo cristiano lo spettro della parola povertà è molto ampio. Va dalla disperazione di chi la povertà la subisce dagli altri o dalle sventure, a chi la [...]
Il 2 ottobre 1904 il generale tedesco Lothar von Trotha, comandante responsabile dell’amministrazione militare nei territori coloniali della Namibia, ordinava lo sterminio delle comunità [...]
Di fronte al dramma di Gaza tanti reagiscono alla colpevole perdita di proporzionalità della reazione del governo Netanyahu trattando Israele come un corpo estraneo invece che come un socio [...]
In un'epoca segnata da crescenti tensioni geopolitiche, conflitti sanguinosi e un inquietante ritorno alla logica del riarmo, emerge con forza una proposta radicale e audace, ma allo stesso tempo [...]