La foresta, la biodiversità e il clima sono minacciati da un importante progetto idroelettrico nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), che è finanziato da banche e investitori internazionali, ma osteggiato dagli attivisti della società civile locale.
La nostra indagine analizza i report e la corrispondenza diplomatica, e mostra come il progetto Diga Sombwe minacci la foresta e le specie rare di animali nel Parco Nazionale Upemba, al fine di alimentare d’acqua la cintura mineraria di rame e cobalto della regione.
Ampie fasce di foresta tropicale arida sarebbero allagate per creare un serbatoio di dimensioni fino a un miliardo di metri cubi. Non solo questo progetto avrebbe un impatto disastroso su un habitat vitale inondando parte del parco, ma sembra anche essere in violazione della legge congolese sulla conservazione.
Il Parco Nazionale Upemba, uno dei più antichi parchi nazionali dell'Africa, è stato sottoposto a forti pressioni negli ultimi anni. Successive ondate di bracconaggio hanno lasciato le popolazioni di animali selvatici locali "appese a un filo", secondo gli ambientalisti. I ranger del parco hanno affrontato attacchi ripetuti e mortali da parte delle milizie locali Mai-Mai.
Il progetto Diga Sombwe intensifica queste pressioni e potrebbe rappresentare la più grande minaccia ambientale per il parco fino ad oggi. L'inondazione che ne seguirebbe della foresta può anche portare a oltre un milione di tonnellate di pericolose emissioni di gas serra e perdita di stoccaggio del carbonio secondo un'analisi del Global Witness, e si mette in contrasto con una serie di impegni internazionali di alto profilo che mirano a frenare la deforestazione.
La Diga Sombwe sarebbe un grande danno per una delle più grandi aree protette della Repubblica Democratica del Congo e per le rare specie di animali e vegetali che vi si trovano. Rischia anche di privare alcune comunità della regione, che vivono principalmente di pesca, del loro principale sostentamento. Le autorità congolesi dovrebbero porre fine a questo progetto.
- Timothée Mbuya, Presidente di Justicia ASBL, RD Congo
I principali riscontri
I rischi ambientali di idroelettriche fatte male
Il progetto si mette in contrasto ai recenti impegni di alto profilo sulla deforestazione, le emissioni e la biodiversità, presi al vertice sul clima COP26 nel Regno Unito e alla Conferenza dell’ONU sulla biodiversità nel 2021 in Cina.
Anche se le dighe idroelettriche sono ampiamente considerate come un modo "ecologico" di generare energia rinnovabile, non per questo sono prive di rischi. Quando tratti di foresta sono sommersi nel processo, questo può portare al rilascio di grandi quantità di metano, un gas serra 28 volte più dannoso dell'anidride carbonica.
La nostra indagine mostra che, al fine di mantenere gli impegni sulla deforestazione presi alla COP26, le istituzioni finanziarie devono effettuare controlli adeguati sugli impatti ambientali dei progetti che sostengono, anche se tali progetti sono nominalmente "verdi".
Raccomandazioni
Chiediamo al costruttore di dighe PowerChina, e alle banche che gli forniscono miliardi di dollari di finanziamenti, di propiziare una revisione del progetto Diga Sombwe a causa dei rischi ambientali. Specificamente:
Per mantenere i loro impegni e affrontare la deforestazione, la perdita di biodiversità e ridurre le emissioni, i governi dovrebbero appoggiare le normative che richiedono alle istituzioni finanziarie di effettuare controlli adeguati sugli impatti ambientali, la deforestazione e il rispetto dei diritti umani dei progetti e delle imprese che stanno finanziando.
Ciò garantirebbe che non si finanzino o si facilitino progetti che potrebbero avere un impatto devastante sull'ambiente, sulla biodiversità e sul clima globale, comprese le dighe nei parchi nazionali.
Scarica il report: Prima dell'alluvione (4,6 MB), pdf
DR Congo: The dam that threatens one of Africa’s oldest national parks
Anteprima immagine di credito: H Vanleeuwe
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