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Come chiudere le porte di quest'inferno?

Transition et énergie 26.06.2023 L'DEditore Tradotto da: Jpic-jp.org

Un gigantesco incendio arde da più di mezzo secolo in un cratere di 80 metri di diametro nel mezzo del deserto del Karakum, in Turkmenistan. Nel 1971 gli ingegneri sovietici erano alla ricerca di petrolio e scoprirono una gigantesca sacca di gas. Per limitare le perdite le diedero fuoco, creando la porta dell'inferno... Non sanno ancora come spegnerla. Quando si gioca all'apprendista stregone...

Da oltre 50 anni la fornace soprannominata "Porta dell'Inferno" brucia senza sosta, alimentata da una gigantesca sacca di gas naturale. Si trova nel cratere Derweze (o Darvaza), nel deserto del Karakum, in Turkmenistan.

Apprendisti stregoni sovietici

Non c'è nulla di naturale nella sua esistenza. Nel 1971 gli ingegneri sovietici pensarono che il sottosuolo di questo deserto contenesse importanti riserve di petrolio, così perforarono un pozzo. Non trovarono petrolio, ma una gigantesca caverna sotterranea piena di gas naturale. Quando la trivella raggiunse la caverna, il terreno crollò insieme all'intera piattaforma di perforazione. Appena la sacca di gas venne perforata i fumi tossici del metano iniziarono a fuoriuscire dal foro e a diffondersi in modo allarmante.

Per evitare una catastrofe ambientale, gli apprendisti stregoni sovietici diedero fuoco al gas pensando che avrebbe smesso di bruciare poche settimane dopo, non appena la sacca si fosse esaurita. Più di mezzo secolo dopo il gas brucia ancora e il disastro ambientale continua, anche perché la combustione rilascia molto zolfo.

Nessun tentativo di spegnere quest'inferno è riuscito, tanto che il sito è diventato un'attrazione turistica, la prima del Paese. Va detto che è spettacolare (vedi foto), soprattutto di notte, con un cratere incandescente di 80 metri di diametro e 10-20 metri di profondità.

Una falla molto difficile da tappare

Ma questo non ha impedito alle autorità del Turkmenistan di cercare di spegnerla: rappresenta un pericolo reale per l'ambiente, e il gigantesco giacimento di gas naturale potrebbe essere sfruttato invece di essere bruciato per niente. Il Turkmenistan ha le quarte riserve di gas naturale al mondo, con ben 19.500 miliardi di m3, ma la sua produzione è relativamente bassa, pari a 59 miliardi di m3 nel 2020, e vorrebbe svilupparla.

Ciò che resta da fare è trovare un modo per spegnere quest'inferno. Una soluzione spesso proposta è quella di tappare il cratere e riempirlo con un materiale che impedisca le fuoriuscite di metano, ma molti esperti dubitano che ciò sia possibile e che il riempimento del cratere sia sufficiente a fermare la fuoriuscita; essi ritengono che la soluzione migliore sarebbe quella di recuperare il gas dal giacimento da uno o più altri pozzi e contemporaneamente spegnere il forno, rimuovere il gas dal cratere e sigillare la falla riducendo la pressione su di essa. È un'operazione che richiede una grande competenza e notevoli risorse finanziarie. Per il momento rimane un'ipotesi, anche se il governo statunitense si è offerto di aiutare il Turkmenistan.

Vedi, Comment refermer la porte de l’enfer ?

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