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Giovane cattolico attivista radiofonico per il clima in Nigeria

NCR - Sito Web EarthBeat 14.01.2020 Patrick Egwu Tradotto da: Jpic-jp.org

"Salve, buongiorno e benvenuti a 'Climate Time' su Coal City 92.9 FM". La sua voce rimbalza potente dallo studio di Enugu, nel sud-est verso la Nigeria. "Mi chiamo Ekene Odigwe ed è un bellissimo lunedì mattina. In ‘Climate Time’ oggi discuteremo del clima, del tempo e di come possiamo prenderci cura del nostro ambiente".

Odigwe è un presentatore popolare in Radio Nigeria, la prima stazione radio pubblica nazionale della Nigeria che raggiunge fino a 3 milioni di ascoltatori in 11 stati. È anche uno dei principali giovani attivisti climatici della Nigeria. Ogni lunedì, dalle 10:30 alle 11, Odigwe, che ha poco più di 30 anni, usa la radio per potenziare un'azione positiva sui cambiamenti climatici in Nigeria.

"Parleremo di soluzioni che possiamo usare gradualmente per assicurarci un atteggiamento da amici con l'ambiente e perché l'ambiente pure sia amichevole con noi", ha dichiarato in uno dei suoi programmi. E ha continuato, "L'edizione odierna del programma si concentrerà sulle materie plastiche non degradabili e su come influenzano la vita di noi tutti".

Il programma radiofonico di Odigwe si propone la sensibilizzazione sulle questioni relative ai cambiamenti climatici con la finalità di ottenere misure urgenti che riducano gli impatti sociali dei cambiamenti climatici in Nigeria. Durante il programma, gli ascoltatori chiamano con un numero di telefono designato a tal fine e fanno domande, come ad esempio che cosa è il cambiamento climatico, come ci si può coinvolgere per creare consapevolezza nelle comunità e imparare a conoscere i problemi del cambiamento climatico, e come adottare pratiche che salvaguardino l'ambiente.

In questa edizione speciale sull'effetto della plastica non degradabile sull’ambiente, Odigwe spiega ai suoi ascoltatori in che modo la proliferazione della plastica contribuisce alle emissioni di gas serra: "Si fanno strada nei fiumi e negli oceani e inquinare il nostro ambiente e i pesci che mangiamo", spiega.

Nel maggio 2019, i legislatori nigeriani hanno approvato una legge che vieta la produzione e l'uso di sacchetti di plastica per "eliminare i suoi impatti dannosi per gli oceani, i fiumi, i laghi, le foreste, l'ambiente e gli esseri umani".

Odigwe, che lavora nell’emittente dal 2011, afferma che la maggior parte dei suoi sforzi "sono incentrati su un giornalismo di advocacy e sviluppo con il fine di promuovere le numerose iniziative che ruotano attorno agli obiettivi di uno sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite per il clima e la salute".

L'interesse di Odigwe per la crisi climatica è iniziato nel 2014, quando ha visitato le comunità della Nigeria sud-orientale che avevano subito inondazioni disastrose alcuni mesi prima. Aveva ricevuto delle informazioni sull'effetto delle inondazioni sulle comunità. Più di 1.000 persone erano state sfollate. Il governo aveva promesso assistenza alle persone colpite ma non ha mantenuto la parola.

Una fonte delle Nazioni Unite afferma che il cambiamento climatico è la più grande minaccia allo sviluppo sostenibile. Secondo l’Organizzazione Mondiale della salute, nove persone su 10 respirano aria inquinata e per conseguenza, secondo un rapporto dell'Istituto per l'ambiente di Stoccolma, fino a 33 milioni di visite mediche sono legate all'asma. Odigwe sta usando il potere della radio per diffondere il messaggio sui cambiamenti climatici per contrastare queste conseguenze.

"Voglio utilizzare questa piattaforma e contribuire al crescente dibattito sui cambiamenti climatici", afferma Odigwe, che visita regolarmente le comunità nigeriane in lotta con gli effetti dei cambiamenti climatici come l'erosione e le inondazioni. Al suo ritorno, prepara l’ambientazione del programma e usa il suo tempo di trasmissione per discutere di questi temi sperando di attirare l'attenzione del governo e spingerlo ad agire. "Le comunità sono sempre in mezzo all'acqua e nessuno sta facendo nulla per aiutarle", afferma. "Quando ciò accade, lasciano le loro case e migrano verso un'altra comunità e non ritornano più indietro".

Per ottenere effetti positivi, Odigwe adotta l'approccio dell’interesse umano raccontando le storie delle persone costrette a fuggire dalle loro case quando arrivano le inondazioni. Samuel Idoko, 40 anni, è una delle vittime; la sua casa è stata spazzata via durante le pesanti alluvioni del luglio 2019 a Nsukka, una comunità agricola nel sud-est della Nigeria. " Quella notte, per fortuna, siamo riusciti a fuggire", racconta Idoko. "Al mattino, abbiamo visto che le case dei nostri vicini erano state tutte trascinate via e tre persone erano more nell’incidente".

Idoko non è il solo. Ogni anno, migliaia di nigeriani, in particolare quelli che vivono nelle comunità fluviali, sono colpiti da inondazioni a seguito di forti piogge. Nel luglio 2012, la Nigeria ha assistito alla peggiore alluvione degli ultimi 40 anni: 363 persone sono morte e oltre 2,1 milioni sfollate, secondo la National Emergency Management Agency.

Nell'agosto 2012, un mese dopo che l'inondazione aveva spazzato via la casa di Idoko, Eunice Oju si svegliò nel cuore della notte, strinse a sé il suo piccolo di 2 anni, allo scoprire che la sua stanza era allagata. Con la sua fascia intorno alla vita, tenendo saldamente il piccolo dietro la schiena, riuscì a scappare per la finestra, racconta. "Ebbi molta paura quella notte. Ma questo è il modo in cui viviamo abitualmente durante la stagione delle piogge e anche i nostri campi coltivati ​​e gli animali ne soffrono".

La Nigeria ha un ufficio per i Fondi Ecologici istituito nel 1981 per disporre di un pool di fondi destinato esclusivamente al finanziamento di progetti che affrontano i gravi problemi ecologici del paese come è il caso delle catastrofi provocate dai cambiamenti climatici. Questi fondi, purtroppo spesso spariscono nelle tasche di funzionari governativi corrotti, secondo l’indagine dell'International Center for Investigative Reporting.

Odigwe afferma che la sua advocacy radiofonica vuole rendere responsabili quanti si sono macchiati di indebite appropriazioni.

Oltre a ‘Climate Time’ su Radio Nigeria, Odigwe guida un altro programma radiofonico online da lui fondato chiamato ‘Red Carpet Show’ per promuovere un'azione sui cambiamenti climatici. In tale programma, invita gli esperti a parlare dei cambiamenti climatici per far opera di educazione.

Mentre i leader mondiali deliberavano sulle implicazioni globali della crisi del cambiamento climatico durante la COP 25 in Spagna, Odigwe sperava che il suo piccolo sforzo aiutasse a creare un cambiamento nelle comunità locali della Nigeria colpite dalle crisi climatiche. "Voglio usare quello che faccio per offrire soluzioni a questi problemi e cambiare il discorso", afferma. "Ci sono delle persone qua e là che si stanno appropriando in modo indebito di fondi a scapito delle comunità".

"L'intero dibattito mondiale è ora incentrato sul cambiamento climatico e su come stiamo gradualmente perdendo il nostro medio ambiente", ha confermato Emeka Kalu, scienziata e sostenitrice della causa del clima. "Quando le persone sono informate sulle temi dei cambiamenti climatici e su come salvare il proprio medio ambiente, lo scopo del programma è raggiunto".

Odigwe fa il suo lavoro di advocacy con passione. "Grazie a tutti per essere parte di questo programma", conclude. "È stata un'edizione interattiva e ora sappiamo che l'uso e lo smaltimento errati della plastica, ad esempio, minaccia l'ambiente e mette a rischio la vita umana. Per rendere il nostro ambiente sano, dobbiamo smaltire correttamente i rifiuti di plastica attraverso il riciclaggio. Fino a quando le persone non iniziano a considerarsi parte del processo, non saranno in grado di fare nulla", continua. "Con questo mezzo, sono in grado di parlare più ampiamente e raggiungere un pubblico più ampio da coscientizzare a questo invito all'azione".

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